Le operazioni M&A hanno una finalità chiara: aumentare il valore e la forza di un’azienda. Proprio per questo il 2024 è stato un anno chiave per F.lli Polli. Con l’ingresso del fondo d’investimento Platinum Equity, per l’impresa di Monsummano Terme (Pt) si sono aperte nuove strade verso un ambizioso piano di crescita, che passa dal rafforzamento della presenza nei segmenti di mercato più importanti (sottoli e pesti) e guarda con interesse all’estero e al mondo delle “smart vegetables”. Maria Giordano, chief marketing di F.lli Polli racconta le ambizioni del brand, tracciando un resoconto dell’ultimo anno e dei primi mesi del 2025.
Che anno è stato il 2024 per F.lli Polli?
Nel corso del 2024 F.lli Polli ha raggiunto risultati significativi, confermati da una crescita strutturale che si traduce in un tasso di crescita annuo composto (cagr) del 13% su un orizzonte pluriennale. Questi risultati non solo evidenziano la solidità del nostro modello operazionale, ma anche la costanza dell’impegno verso l’innovazione e il miglioramento continuo. Rispetto al 2023, il fatturato è cresciuto del +5%, raggiungendo i 193 milioni di euro. Questo risultato dimostra come la nostra strategia, basata su una rigorosa attenzione alla qualità, sulla diversificazione cross-categories e sull’internazionalizzazione, stia dando i frutti in un mercato in continua evoluzione.
Come state invece performando in questi primi mesi del 2025?
I primi mesi dell’anno confermano un trend positivo, in linea con la tendenza registrata nel 2024. I mercati in cui siamo maggiormente presenti hanno mostrato performance in crescita. Nei sottoli registriamo +20% a valore e +27% a volume, trend che confermano Polli come il secondo brand del comparto. Nei pesti continuiamo a crescere a ritmo sostenuto: +11% a valore e +10% a volume, in un mercato che avanza mediamente del +1%. Diventiamo così il quarto brand del comparto (fonte: NIQ, tot. Italia, iper + super + lsp + discount, ytd marzo 2025). Questi dati confermano che le strategie che stiamo implementando nel mercato del pesto stanno fortificando la nostra presenza.
Il mondo dei pesti è un segmento sul quale avete investito molto negli ultimi anni, in Italia e all’estero. Il futuro di Polli sarà sempre orientato su questa categoria?
Il segmento dei pesti è uno dei pilastri della nostra offerta e del nostro futuro. La nostra ambizione è di affermarci non solo come leader in questo settore, ma anche come punto di riferimento per la qualità del prodotto. A tal fine, investiamo costantemente in ricerca e sviluppo per perfezionare le ricette e innovare nei formati, ad esempio, con lo sviluppo di soluzioni come il bipack da 90 g, ideale per coppie e famiglie. In parallelo, stiamo intensificando il nostro impegno comunicativo, anche a livello above-the-line, per rafforzare la brand awareness, consolidare la reputation e aumentare la distribuzione raggiungendo un pubblico sempre più ampio.
Al di là del pesto, ci sono altri comparti nei quali puntate a espandervi ulteriormente?
Oltre al consolidamento dei segmenti tradizionali, stiamo esplorando nuove opportunità di mercato. La nostra vision per i prossimi anni è di diventare l’azienda leader nell’area delle “smart vegetables”: offrendo soluzioni alimentari vegetali adatte a ogni momento della giornata, dallo snack al pasto strutturato, anticipando le tendenze e rispondendo alle mutevoli esigenze dei consumatori.
A fronte dell’ingresso di Platinum Equity all’interno della società, quali sono i nuovi obiettivi dell’azienda?
L’ingresso di Platinum Equity rappresenta una svolta strategica per F.lli Polli, fornendo una solida base per accelerare il nostro percorso di crescita sia in termini di innovazione e diversificazione in nuove categorie, sia di internazionalizzazione. I nuovi obiettivi prevedono non solo il consolidamento della nostra posizione nel mercato nazionale, ma anche un’espansione significativa sui mercati esteri. In questo quadro, investiamo ulteriormente nell’innovazione di prodotto, nello sviluppo di partnership strategiche e in una comunicazione integrata che rafforzi il nostro brand a livello nazionale prima e globale poi.
Che incidenza ha attualmente l’export sul vostro business e a quali paesi guardate con maggiore interesse?
L’internazionalizzazione, come appena detto, rappresenta uno degli asset più importanti della nostra crescita. L’export incide in maniera rilevante sul fatturato. Rappresenta, infatti, il 79% del giro d’affari aziendale. Per questo, è una componente che stiamo rafforzando con una politica di penetrazione mirata sui mercati esteri, in particolare negli Stati Uniti. La recente operazione con Platinum Equity ha ulteriormente accelerato questo processo, consentendoci di impostare progetti specifici per consolidare e ampliare la nostra presenza all’estero, attraverso iniziative dedicate e piani di espansione su misura per i vari contesti di mercato.
Considerando i vari comparti merceologici presidiati, avete dovuto affrontare particolari difficoltà nell’ultimo anno?
Negli ultimi mesi abbiamo dovuto far fronte anche a sfide legate all’aumento dei costi e alle dinamiche di approvvigionamento delle materie prime. Grazie a un’attenta pianificazione e a un continuo lavoro di ottimizzazione dei processi, siamo riusciti a contenere gli effetti di tali criticità, garantendo al contempo la qualità dei prodotti e la continuità operativa. In particolare, si prevede un incremento del prezzo degli olii di semi, legato alla ridotta disponibilità del raccolto 2024, con impatti diretti sull’intero comparto dei sott’olio. Parallelamente, assistiamo a rincari consistenti su latticini, frutta secca e basilico, che per noi è un ingrediente cardine. In un contesto così fluido, è evidente che la strada da intraprendere richiederà sempre più una gestione puntuale della supply chain e una visione tattica attenta alla stagionalità e orientata alla sostenibilità. A maggior ragione in considerazione del fatto che per il nostro Pesto alla Genovese Polli usiamo solo basilico fresco da filiera certificata lavorato entro le 24 ore dalla raccolta.
Nel 2025 su quali punti si focalizzerà la comunicazione dell’azienda?
La nostra strategia comunicativa per il 2025 è pensata per valorizzare i prodotti chiave, come il pesto e i neo-nati ragù vegetali. La campagna, strutturata su un approccio integrato, che unisce attività above-the-line e through-the-line, e il presidio costante dei punti vendita, si svilupperà a partire da giugno fino a fine anno. L’obiettivo è affermare con forza la voce del brand in un contesto di mercato sempre più competitivo, riuscendo a far emergere il nostro messaggio anche in un ambiente saturo di comunicazioni.
Cosa prevede il piano strategico per il 2025?
Il piano si fonda sul rafforzamento delle aree in cui vogliamo consolidare una forte presenza: i mercati dei pesti e dei condimenti per pasta. Stiamo preparando diverse iniziative e nuovi lanci per rafforzare ulteriormente la nostra identità in questi segmenti. Parallelamente, stiamo analizzando le opportunità offerte dal mercato in nuovi contesti che ben si sposano con la nostra vision delle “smart vegetables”. L’azienda nutre ambizioni di espansione verso categorie innovative per essere sempre più vicina al suo consumatore.
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