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Addio a Mario Moschetti, già segretario comunale e assessore a Lecco. I ricordi della politica


Lutto nella politica lecchese per la scomparsa di Mario Moschetti, mancato all’età di 79 anni a causa di una malattia. Originario delle Marche, Moschetti era un esponente storico della sinistra locale ed aveva alle spalle una lunga carriera nelle amministrazioni pubbliche sia come tecnico che come politico. Oltre all’attività di consulente amministrativo e contabile presso la comunità montana della Valsassina, Moschetti ha ricoperto il ruolo di segretario comunale in molti comuni del territorio, compresa Lecco tra il 1999 e il 2008.

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«Mi ha aiutato tantissimo quando ero sindaco. – ricorda l’ex primo cittadino Lorenzo Bodega – Era una persona a modo, dotata di una preparazione eccezionale e di un profondo rispetto per le istituzioni. Con lui è nato un rapporto di amicizia». Nonostante il raggiungimento dei requisiti per la pensione, Moschetti aveva deciso di rimanere segretario comunale a Lecco a titolo gratuito. «Era una persona straordinaria, il segretario che tutti i sindaci vorrebbero avere al loro fianco. – sottolinea l’ex sindaco Antonella Faggi – Mario Moschetti aveva una preparazione eccezionale ed era sempre attento alle necessità dell’ente. I suoi consigli sono stati preziosi. Era un uomo elegante, un professionista e un amico».

Sul piano politico, la carriera di Mario Moschetti era iniziata a Barzio, dove viveva dagli anni Settanta e dove è stato consigliere comunale tra il 1971 e il 1985. «Mario – ricorda Alberto Anghileri, capogruppo di Con la sinistra cambia Lecco in consiglio comunale – aveva la capacità di coniugare una straordinaria competenza e rigore professionale con la mai nascosta militanza politica, prima in Rifondazione, poi in SeL e ora in Sinistra Italiana. Quando serviva un parere su un atto amministrativo, sia esso il bilancio o il Dup, una telefonata a Mario non mancava mai e il suo parere era sempre corretto. L’impegno per il “pubblico” era la sua stella cometa. Un grande Compagno, ci mancherà».

Dopo l’insuccesso della candidatura a presidente della Provincia nel 2009, quando poi vinse Daniele Nava, tra il 2010 e il 2011 Mario Moschetti è stato assessore al bilancio, affari istituzionali, risorse umane e informatizzazione della prima giunta Brivio. «Era un uomo di sinistra. – ricorda l’ex sindaco dem – Aveva una passione per la sussidiarietà vera, intesa non come modalità gestionale bensì come concreta possibilità per i cittadini e le associazioni di contribuire alla gestione della cosa pubblica. Moschetti aveva sviluppato un primo piano di valorizzazione del patrimonio comunale all’epoca in cui il Comune di Lecco era pieno di edifici di proprietà pubblica preclusi all’utilizzo per carenza di manutenzione. Moschetti fornì un importante contributo anche nello sviluppo del modello di coprogettazione e coinvolgimento del terzo settore nella lettura e nella risposta ai bisogni sociali. Era un uomo dal carattere non semplice ma generoso. Non perdeva mai l’occasione di approfondire un argomento. La nostra è stata una bella collaborazione».

La cerimonia commemorativa in onore di Mario Moschetti si terrà martedì 22 aprile alle 14.30 presso l’auditorium di Spazio Teatro Invito in via Ugo Foscolo a Lecco e vedrà la partecipazione del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni con il gonfalone del Comune.

«Desidero – commenta il primo cittadino – ricordare oggi la professionalità e la dedizione con cui Mario Moschetti ha svolto il ruolo di assessore nel primo mandato di Virginio Brivio e, prima, accompagnando i sindaci della città di Lecco per un decennio come segretario generale; ciò senza mai nascondere né la sua identità, né la sua visione politica. Personalmente ho potuto conoscere e apprezzare Mario Moschetti collaborando con lui da presidente della Consulta musicale. Quest’oggi ricordiamo con gratitudine una persona stimata e riconosciuta da tutti per le sue competenze: ai suoi cari la vicinanza della comunità lecchese».

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Il sindaco, la giunta e il consiglio comunale esprimono vicinanza alla famiglia e a tutti i cari di Mario Moschetti e ricordano con profonda gratitudine il suo impegno politico e amministrativo. «Sono molto triste perché ho perso un amico. – ricorda Michele Tavola, assessore alla cultura nella prima giunta Brivio – Nonostante il fisico lo abbia abbonato, Mario Moschetti è sempre rimasto in sé fino alla fine: l’ho visto la settimana scorsa e mi ha insultato come sempre. Fra noi funzionava così. Anche quando eravamo insieme in giunta prima mi insultava perché gli facevo saltare il bilancio poi mi metteva i soldi in capitolo. Era molto competente nel suo ambito e questo glielo riconoscevano anche gli avversari politici. Era una persona molto colta, appassionata di arte e cultura. Più di ogni altra cosa, però, Mario Moschetti era un uomo indipendente e libero a tutti i costi».

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