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Bonus giovani e bonus donne aggiornati con nuovi decreti attuativi per ogni opportunità – ASSODIGITALE.IT



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Bonus giovani: incentivi e opportunità per l’occupazione giovanile

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha confermato l’approvazione dei decreti attuativi riguardanti il bonus giovani, un’iniziativa chiave per stimolare l’occupazione giovanile in Italia. Questo bonus, previsto dall’articolo 22 del Decreto-Legge 7 maggio 2024, n. 60, offre un esonero contributivo totale del 100% ai datori di lavoro privati che, dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, assumono giovani under 35 mai precedentemente impiegati a tempo indeterminato. L’incentivo si applica per un periodo massimo di 24 mesi e ha un limite di 500 euro al mese per ciascun lavoratore, che sale a 650 euro per le assunzioni nelle regioni del Sud. È fondamentale notare che questo provvedimento è stato reso possibile grazie all’approvazione della Commissione Europea, che ha consentito il suo utilizzo su base nazionale.

Per accedere al bonus, un datore di lavoro non deve aver effettuato licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o collettivo nei sei mesi precedenti l’assunzione, nel medesimo contesto lavorativo. Inoltre, questa misura non è cumulabile con altri esoneri contributivi, ma può essere combinata con la maggiorazione del costo del lavoro introdotta dal decreto legislativo n. 216 del 2023. Complessivamente, il bonus giovani rappresenta un importante strumento di politica attiva del lavoro, mirando a migliorare la partecipazione dei giovani nel mercato del lavoro italiano e a garantire loro opportunità concrete di inserimento occupazionale.

Bonus donne: sostegno per l’occupazione femminile

Il bonus dedicato all’occupazione femminile, delineato dall’articolo 23 del Decreto-Legge 7 maggio 2024, n. 60, offre un incentivo significativo per le aziende che assumono donne disoccupate. Attraverso un esonero completo dei contributi previdenziali, i datori di lavoro possono beneficiare di un vantaggio economico fondamentale, applicabile a contratti a tempo indeterminato stipulati tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Il sostegno è riconosciuto per un periodo massimo di 24 mesi, concretizzandosi in un tetto mensile di 650 euro per ciascuna lavoratrice, al netto dei premi INAIL.

Per accedere a questo incentivo, le assunzioni devono riguardare donne prive di un impiego retribuito da almeno sei mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale (ZES), oppure donne disoccupate per almeno 24 mesi senza limitazione territoriale. È essenziale che queste assunzioni generino un incremento occupazionale netto, vale a dire un aumento del personale impiegato rispetto alla media mensile dell’anno precedente. Tuttavia, è opportuno evidenziare che il bonus non si applica a contratti di lavoro domestico o apprendistato e non è cumulabile con altri incentivi contributivi, sebbene sia compatibile con il regime di maggiorazione del costo del lavoro previsto dal decreto legislativo n. 216 del 2023. Questo incentivo rappresenta una risposta concreta per migliorare la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro italiano, contribuendo a ridurre il gap occupazionale di genere.

Finanziamento e compatibilità delle misure

Le misure di supporto per l’occupazione giovanile e femminile, previste dai decreti attuativi firmati dal Ministero del Lavoro, sono sostenute da risorse significative del Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021–2027. Tali risorse sono finalizzate a garantire la continuità e l’efficacia degli incentivi. È importante notare che il finanziamento è stato progettato per essere progressivo, con fondi allocati in incremento annuale fino al 2027, il che riflette un impegno costante per affrontare le sfide occupazionali di queste due categorie vulnerabili, spesso sottorappresentate nel mercato del lavoro.

Contributi e agevolazioni

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La compatibilità delle misure, in particolare, è stata pensata per non sovrapporsi ad altri esoneri. Pertanto, sebbene non possano essere cumulabili con altri incentivi contributivi, gli operatori economici possono beneficiarne in sinergia con la maggiorazione del costo del lavoro, così come previsto dal decreto legislativo n. 216 del 2023. Questa configurazione permette di ottimizzare gli investimenti delle imprese nella creazione di occupazione, rendendo più attraente il processo di assunzione di giovani e donne.

Le disposizioni relative al finanziamento e alla compatibilità delle misure rappresentano un elemento cruciale per il successo di queste iniziative, fornendo un supporto solido alle aziende che decidono di investire nel capitale umano, contribuendo così a una crescita occupazionale sostenibile e inclusiva.


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