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La guida alle scadenze fiscali di maggio 2025, scopri il calendario — idealista/news


Come ogni mese è tempo di controllare il calendario degli appuntamenti con il Fisco per adempire ai propri obblighi con versamenti e comunicazioni. Andiamo a vedere quali sono le principali scadenze fiscali di maggio 2025 e tutto quello che c’è da sapere per restare aggiornati sui pagamenti da effettuare per partite Iva, professionisti e non solo.

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Scadenza del 2 maggio

Si parte venerdì 2 maggio, il primo appuntamento è quello con la registrazione contratti di locazione e versamento imposta di registro. Nel dettaglio, le parti contraenti dei contratti di locazione, che non abbiano optato per il regime della cedolare secca, sono chiamate a versare l’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto stipulati in data 01/04/2025 o rinnovati tacitamente con decorrenza dal 01/04/2025, con Modello “F24 versamenti con elementi identificativi” (F24 ELIDE).

Scadenze del 15 maggio

Il 15 maggio è fissata una scadenza per le associazioni sportive dilettantistiche, le associazioni senza scopo di lucro e associazioni pro loco che hanno effettuato l’opzione per il regime fiscale agevolato di cui all’art. 1 della L. n. 398/1991. Questi soggetti devono annotare, anche con unica registrazione, l’ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguito nell’esercizio di attività commerciali, con riferimento al mese precedente, nel prospetto approvato, opportunamente integrato.

Stessa scadenza anche per la fatturazione Iva differita del mese precedente, che interessa i soggetti Iva per beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo ad identificare i soggetti, tra i quali è effettuata l’operazione, nonché le fatture riferite alle prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione effettuate nel mese solare precedente.

Scadenze del 16 maggio

Venerdì 16 maggio è il giorno più ricco di appuntamenti con il Fisco. Per le persone fisiche titolari di partita Iva, che nel 2023 hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro e che hanno usufruito della proroga e optato per il pagamento rateale, scadono i termini per versare la 5° rata del secondo acconto delle imposte sui redditi per il 2024 dovuto in base alla dichiarazione modello Redditi PF 2024.

Stessa scadenza anche per il versamento dei contributi alla gestione artigiani e commercianti  sui redditi 2024 mediante i modelli di pagamento unificato F24. I soggetti passivi che facilitano, tramite l’uso di un’interfaccia elettronica quale un mercato virtuale, una piattaforma, un portale o mezzi analoghi, le vendite a distanza di telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop, devono provvedere alla liquidazione e versamento dell’Iva relativa al mese precedente, utilizzando il modello F24 con modalità telematiche e utilizzando il codice tributo: 6004 – Versamento Iva mensile aprile.

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Scadenza importante, sempre il 16 maggio, anche per i contribuenti Iva che hanno optato per il pagamento rateale del saldo Iva 2024 relativo al periodo d’imposta 2024 risultante dalla dichiarazione annuale, e hanno effettuato il versamento della prima rata il 17 marzo (il 16 cadeva di domenica). Per loro il versamento della 3° rata è maggiorata dell’interesse dello 0,33% mensile (l’importo della presente rata dovrà pertanto essere maggiorato dello 0,66%), tramite modello F24 con modalità telematiche.

I sostituti d’imposta, invece, sono chiamati al versamento dell’imposta sostitutiva su incrementi di produttività. Nello specifico, i datori di lavoro devono corrispondere l’imposta sostitutiva relativa ai premi di risultato e altri incentivi alla produttività erogati nel periodo di riferimento. Inoltre, vanno versate le ritenute su redditi da lavoro dipendente, autonomo e provvigioni. Infine, i soggetti che effettuano transazioni su titoli soggetti a Tobin Tax (imposta sulle transazioni finanziarie) devono procedere con il versamento dell’imposta dovuta per il mese di aprile.

Scadenze fiscali del 31 maggio

L’ultimo giorno del mese scadono i termini dell’ottava rata della rottamazione quater. Chi ha scelto il pagamento rateale al momento dell’adesione alla definizione agevolata deve provvedere al versamento dell’ottava rata del debito residuo che è stato comunicato dall’Agente della riscossione per perfezionare la “definizione agevolata” dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.



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