La Commissione europea sta lavorando a una revisione del quadro normativo MiFID II (Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari II) e MiFIR (Regolamento sui mercati degli strumenti finanziari). La revisione fa parte di un più ampio sforzo per rafforzare e integrare l’Unione dei mercati dei capitali (UMC) europea, rendendo i mercati dei capitali dell’UE più profondi, più competitivi e più in grado di finanziare le transizioni verde e digitale.
Gli obiettivi principali della revisione MiFID II/MiFIR
Migliorare la trasparenza del mercato, in particolare per obbligazioni e derivati.
Migliorare il sistema consolidato di registrazione (un database centralizzato per i dati di negoziazione) per garantire un migliore accesso ai dati di mercato in tutta Europa.
Facilitare l’accesso delle PMI ai finanziamenti, alleggerendo alcuni oneri in particolare per gli emittenti più piccoli.
Snellire gli obblighi di negoziazione e compensazione, riducendo la complessità soprattutto per i partecipanti al mercato non sistemici.
Rafforzare la tutela degli investitori, adeguando al contempo alcune norme per gli investitori al dettaglio (soprattutto considerando l’esperienza durante il COVID-19 e l’ascesa di nuove piattaforme di trading).
Aggiornamenti più recenti su MiFID II/MiFIR nel 2025
A partire da aprile 2025, gli sviluppi più recenti del processo di riforma di MiFID II/MiFIR riguardano l’attuazione del nuovo quadro normativo introdotto a marzo 2024.
Questi cambiamenti puntano a consolidare l’Unione dei Mercati dei Capitali (Capital Markets Union, CMU) dell’UE.
Implementazione del Consolidated Tape
L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) sta preparando il lancio del primo “consolidated tape” europeo per le obbligazioni entro la metà del 2025.
Questo strumento centralizzerà i dati di mercato, consentendo agli investitori di accedere in tempo reale alle informazioni sulle transazioni in tutta l’UE..
Divieto del Payment for Order Flow (PFOF)
È stato stabilito un divieto generale delle pratiche di Payment for Order Flow (PFOF), con un periodo transitorio che terminerà il 30 giugno 2026.
Gli Stati membri che avevano precedentemente autorizzato il PFOF potranno concedere deroghe temporanee, ma la pratica dovrà cessare entro la scadenza.
Rafforzamento dei requisiti per le sedi di negoziazione
ESMA sta intervenendo sulle preoccupazioni relative ad alcune sedi di negoziazione tedesche, come Tradegate e Scalable Capital, accusate di limitare l’accesso a pochi market maker pur dichiarandosi sistemi multilaterali.
La modifica normativa del 2024 richiede ora che i sistemi multilaterali di negoziazione abbiano almeno tre partecipanti attivi.
Sono attese ulteriori linee guida per chiarire queste definizioni e garantire una concorrenza leale.
Consultazioni e standard tecnici
ESMA ha avviato consultazioni su vari standard tecnici, tra cui trasparenza per strumenti non azionari, criteri per la determinazione dei prezzi dei dati di mercato e requisiti dei dati di riferimento. Queste consultazioni mirano ad armonizzare i requisiti di trasparenza e a garantire che i dati di mercato siano accessibili a prezzi equi. (Fonte: ESMA)
Modifiche al meccanismo dei “volume cap”
Le modifiche al meccanismo dei “volume cap” (limite massimo ai volumi di scambio su determinati tipi di ordini) entreranno in vigore il 29 settembre 2025.
I cambiamenti prevedono la semplificazione dell’uso dei volumi massimi, la riduzione delle soglie e la razionalizzazione delle procedure di sospensione delle sedi di negoziazione. (Fonte: AIMA)
Queste novità rappresentano un passo importante verso un mercato dei capitali europeo più integrato e trasparente.
Gli operatori di mercato dovranno rimanere aggiornati su queste evoluzioni per garantire la conformità e adattarsi al nuovo contesto normativo.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link