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PER COPRIRE BUCO SANITÀ REGIONE PRENDE 8,5 MLN DAL PSC. VIA FONDI A IMPRESE, STUDENTI, TERZO SETTORE | Notizie di cronaca


PESCARA – Via 8,5 milioni di euro dei fondi Piano Sviluppo e Coesione (PSC) 2000-2020, inizialmente previsti, ai tempi dell’emergenza covid, a favore delle imprese, studenti fuori sede, per i B&b non professionali, e altre voci. Tutti ridestinati a coprire parte del deficit della sanità oramai fuori controllo.

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Lo ha deciso la giunta regionale di Marco Marsilio di Fdi  il 22 aprile scorso.

Come ulteriore misura volta a fare cassa, dopo che il tavolo di monitoraggio dell’11 aprile ha certificato che non basta il pur doloroso piano di rientro messo in campo, per coprire un debito tendenziale delle quattro asl calcolato a fine anno a 180 milioni, ottenuto con i 99 milioni dei fondi della Gestione sanitaria accentrata comprensive delle entrate extra del payback farmaceutico, che ha portato il passivo a 81 milioni di euro, con ulteriore ed effettivo abbattimento con 20 milioni di tagli al  bilancio regionale, con i 42,6 milioni dell’aumento dell’addizionale Irpef, almeno per i redditi superiori ai 28.000 euro. Inizialmente si pensava che a “ballare”, senza coperture certe, erano “solo” 81 milioni circa mancanti, poi oggi in commissione vigilanza, la stessa assessore Nicoletta Verì, il direttore del dipartimento Sanità, Emanuela Grimaldi e la dirigente del servizio Risorse umane, Marina Febo, hanno dichiarato, come riferito dal presidente di commissione, Sandro Mariani del Partito democratico, e dal capogruppo di Abruzzo Insieme, Giovanni Cavallari, che il deficit 2024 è ben superiore, rispetto ai quei 81 milioni ottenuti mettendo in campo i fondi del Gsa, attestandosi ora ad una cifra tra i 105 e i 110 milioni. Il che significa che occorre trovare ancora, e in tempi strettissimi, prima della prossima riunione del tavolo di monitoraggio di metà maggio, altri 25-30 milioni di euro per azzerare il deficit del 2024.

Queste le somme e le voci che saranno riprogrammate: 6.000.000 euro precedentemente disponibili per il cofinanziamento degli accordi per l’innovazione, gli Accordi di programma e i Contratti di sviluppo, previsti dalla legge regionale 9 del 2020, 1.200.000 euro per sostenere gli studenti fuori sede, 865.898 euro a favore di enti e associazioni di promozione sociale che operano sul territorio abruzzese, per contributi a fondo perduto per le spese di funzionamento, previste anche esse dalla legge regionale del giugno 202o, 255.000 euro per gli aiuti alla categoria di b&b non professionali.

E ancora 83.404 euro per i contributi per la sicurezza e la prevenzione del coronavirus nelle aree montane,78.500 euro per gli aiuti agli operatori della montagna, 7.692 euro per l’avviso pubblico per investimenti a sostegno dell’economia dell’emergenza da covid-19, 5.862 per la dotazione di termoscanner per tutte le scuole del territorio abruzzese, 3641 euro avanzati dal Giro d’Italia del 2022

Nella delibera del 22 aprile si spiega in premessa che “gli interventi finanziati con le risorse FSC di cui all’Accordo Provenzano, e con Delibera  Cipess 49/2021, e costituenti la Sezione Speciale 1 del PSC Abruzzo 2000/2020, hanno il termine ultimo per il raggiungimento al 31 dicembre di quest’anno”, e che “risultano disponibili economie a valere su progetti conclusi o con un livello di attuazione superiore al 90% o su interventi non avviati”.

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Inoltre “tali risorse possono essere riprogrammate solo a favore di “interventi diretti a fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente alla pandemia di Covid-19” come espressamente ricordato dal Mef e Dpc nel corso dell’incontro del 18.01.2024”.

Si stabilisce  dunque di “riprogrammare le economie della Sezione Speciale 1 del PSC Abruzzo 2000-2020, per un importo pari a 8,5 milioni di euro, per far fronte alle spese sanitarie connesse alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in aumento della dotazione finanziaria già disposta ex dgr 1/2022 nell’ambito della macroarea “Investimenti per la sanità, il sociale e
la protezione civile finalizzati a superare la ripresa”.

E di destinare “le risorse a favore di un intervento di compensazione della maggiore spesa
sanitaria occorsa per l’emergenza covid-19 quale rimborso delle spese già sostenute dalle Asl
a valere su risorse in anticipazione del bilancio regionale o sistema sanitario regionale”.

 

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