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L’AQUILA: OK RENDICONTO. “NESSUN TAGLIO GOVERNO, FONDI PER CAPITALE CULTURA, SICUREZZA E START UP” | Notizie di cronaca


L’AQUILA – Il Consiglio comunale dell’Aquila ha approvato oggi il rendiconto 2024 (consuntivo), che contiene un avanzo di 24 milioni di euro in cui si conferma il trend di riduzione dell’indebitamento verso gli istituti finanziari sceso del 60% dall’avvento dell’amministrazione guidata dal sindaco Pierluigi Biondi (da 60 a 20 milioni di euro) e di quello commerciale sceso del 90% (da 18 a 2 milioni di euro).

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“Spiace constatare che a fronte di nuove entrate per questo Ente pari a 26 milioni di euro, così come certificate dalla seconda variazione al bilancio di previsione 2025-2027 approvata oggi in consiglio, l’opposizione non abbia partecipato al voto”, commentano in una nota il vice sindaco con delega al Bilancio Raffaele Daniele ed il presidente della Commissione Bilancio Livio Vittorini.

“Forse troppo concentrata nello spostare l’attenzione su supposti tagli del Governo che, viceversa, grazie al presidente Giorgia Meloni e a favore della nostra città ha prima raddoppiato il contributo per le minori entrate e le maggiori uscite dovute al post sisma per il triennio 2023/2025 e poi lo ha reso stabile e permanente in ragione di 10 milioni di euro annui”.

“Il contributo alla finanza pubblica richiesto dal Governo a tutti i comuni non impatterà in alcun modo sulla capacità comunale in termini di prestazione servizi – dichiarano i due esponenti di maggioranza – e già dal prossimo esercizio, stante il bilancio virtuoso del nostro Ente, l’accantonamento previsto per l’annualità 2025 potrà essere utilizzato come investimento”.

“Va tuttavia ricordato”, proseguono Daniele e Vittorini, “che in nome della spending review, le scelte dei passati governi si sono tradotte in una severa contrazione dei finanziamenti destinati agli enti locali e il concorso finanziario richiesto è stato nel tempo assicurato principalmente attraverso il taglio delle risorse attribuite mediante il Fondo di solidarietà comunale. Sono state attuate misure di coordinamento della finanza pubblica e di controllo delle decisioni di entrata e di spesa degli enti locali, tra cui il ridimensionamento delle risorse del Fondo di Solidarietà Comunale, che hanno portato i comuni a un assetto caratterizzato da minore autonomia di spesa e ridotti margini di manovra”.

“Nello specifico, i governi dal 2012 al 2017, e il centrosinistra, hanno imposto tagli ai comuni per oltre 6 miliardi, al netto degli effetti di irrigidimento sulla gestione dei bilanci determinati dalla disciplina del Patto di stabilità e del Fondo crediti dubbia esigibilità. In particolare, secondo i dati Ifel, nel 2012 (governo Monti) il taglio è stato di 1.577,6 milioni, nel 2013 (governo Letta) di 2.154,4 milioni, nel 2014 (governo Renzi) di 606,5milioni, nel 2015 (governo Renzi) di 1.640 milioni, nel 2016(governo Renzi) di 82,4 milioni, nel 2017 (governo Gentiloni) di 90 milioni. Nel complesso i tagli dei vari governi, e in ogni caso del centrosinistra, nel periodo considerato, ammontano 6.150,7milioni”.

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“Preferiamo ad ogni modo – commentano a margine della seduta consiliare Vittorini e Daniele – concentrarci sull’inserimento in bilancio di somme reali e spendibili sul territorio per complessivi 26 milioni di euro come i 4 milioni destinati ad acquistare mezzi, specialistici e funzionali, per ripristinare la flotta aziendale in dote all’Asm e gravemente ridimensionata a causa dell’incendio di fine 2023. Un impegno assunto, congiuntamente, nell’estate scorsa e che concretizziamo grazie alle sinergia con la nostra municipalizzata e gli uffici comunali preposti”.

“Tre milioni e duecentomila euro la somma che, con fondi Pnrr, sarà destinata per la sicurezza sismica di 4 edifici di culto, si tratta – specificano Daniele e Vittorini – della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, della Chiesa di dell’Assunta, della Chiesa di Santa Maria del Presepe e della cappella interna all’ospedale San Salvatore dove il Comune, su richiesta del Ministero della Cultura ha preso un impegno serio e sfidante come soggetto attuatore visto la scadenza prevista a giugno 2026 per il collaudo delle opere”.

“Alle provocazioni della sinistra – concludono – che evidentemente ritengono le risorse destinate ad Asm, alle principali associazioni artistiche, museali e culturali del territorio ‘spenditoio e bancomat elettorale’ rispondiamo con una visione chiara e concreta di quello che sarà L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026, volano per la completa rinascita della nostra città”.

“Le risorse calate oggi in bilancio”, spiega Vittorini, “sono altresì fondamentali per affrontare nel migliore dei modi la sfida di L’Aquila Capitale Italiana della cultura 2026, che anche grazie al programma ReStart2, potrà contare su una dotazione di ulteriori 4 milioni per il rafforzamento delle capacità di valorizzazione in ambito culturale e turistico in sinergia con le principali istituzioni artistiche locali quali l’Isa, il Tsa, la Barattelli, i Solisti Aquilani, il Teatro Zeta e l’Accademia delle Belle Arti. Somme frutto di un’accurata programmazione che saranno utilizzate anche per la formazione e l’inserimento di giovani professionalità per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale aquilano (e del territorio) nel 2026. 3 milioni di euro saranno destinati alla formazione specialistica e alla ricerca in campo digitale e tecnologico grazie al progetto Hub Scuola Lavoro mentre sono 2.5 i milioni di euro che saranno impiegati per lo sviluppo di competenze per formare professionalità di alto livello che potranno lavorare nei molteplici ambiti dell’industria culturale con l’obbiettivo ambizioso ma concreto di creare un ecosistema delle imprese culturali ed innovative capace di fare da incubatore ed internazionalizzare la nostra offerta grazie al gemellaggio con Bourges Capitale Europea della Cultura per il 2028”.

“Grazie al protocollo di intesa siglato con il Diva (Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale) svilupperemo sinergie con il Munda ed il Maxxi con investimenti pari a 3 milioni di euro per la produzione di mostre ed eventi unici capaci, nel 2026, di attrarre turisti ed appassionati da tutto il mondo”, conclude Vittorini.

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