Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

cosa cambia con il DL 48/2025. L’analisi dell’Avvocato Penalista


Sicurezza pubblica, carcere e responsabilità delle imprese: ne parliamo con l’Avvocato Penalista Raffaele Matrone, esperto in reati societari e Modello 231.

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, l’11 aprile 2025, il Decreto Legge n. 48, contenente misure urgenti in materia di sicurezza pubblica, contrasto al terrorismo, tutela delle forze dell’ordine, lotta all’usura e riforma dell’ordinamento penitenziario. Il provvedimento introduce inoltre rilevanti modifiche al D.Lgs. 231/2001, con effetti diretti sulle imprese, chiamate ad aggiornare i propri modelli organizzativi per evitare nuove forme di responsabilità amministrativa.

Per comprendere meglio l’impatto di questo Decreto sul piano giuridico e organizzativo, abbiamo intervistato l’Avvocato Penalista Raffaele Matrone, esperto in diritto penale e societario e promotore del portale Tutela231.com, specializzato nella consulenza alle imprese sui Modelli Organizzativi ex D.Lgs. 231/2001.

Impatto del Decreto Legge n. 48/2025 sulla sicurezza pubblica

Avvocato, qual è il suo giudizio complessivo sul Decreto Legge n. 48/2025? Le novità introdotte rafforzano davvero la sicurezza o rischiano di limitare i diritti fondamentali?

Il Decreto introduce strumenti rilevanti per contrastare le minacce concrete, in particolare sotto il profilo del terrorismo. Tra le norme più incisive vi è l’articolo 270-quinquies.3 del Codice penale, che punisce con la reclusione da due a sei anni chiunque detenga o diffonda materiale contenente istruzioni per compiere atti terroristici.
L’intento è condivisibile, ma resta fondamentale evitare interpretazioni estensive che possano comprimere la libertà di espressione e di informazione. È dunque indispensabile che l’applicazione della norma sia rigorosa e orientata al bilanciamento tra prevenzione e diritti individuali.

Criticità nella riforma dell’ordinamento penitenziario

La riforma dell’ordinamento penitenziario ha suscitato perplessità. Cosa pensa dell’introduzione del reato di rivolta carceraria e delle nuove restrizioni ai benefici penitenziari?

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Si tratta di un intervento che punta a rafforzare l’ordine negli istituti penitenziari, prevedendo sanzioni severe per chi promuove o partecipa a rivolte, estendendo il reato anche ai centri di trattenimento per migranti. Tuttavia, un approccio eccessivamente punitivo rischia di generare l’effetto opposto.
Senza un contemporaneo miglioramento delle condizioni detentive, queste misure possono acquisire le tensioni tra detenuti e operatori penitenziari. La sicurezza non si garantisce solo con la repressione, ma anche con investimenti in rieducazione e reinserimento lavorativo.

Le nuove responsabilità delle imprese secondo il D.Lgs. 231/2001

Sul fronte aziendale, il decreto amplia i reati rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/2001. Quali obblighi devono affrontare ora le imprese?

Il Decreto Legge n. 48/2025 estende i reati presupposto per la responsabilità amministrativa degli enti, includendo anche quelli con finalità di terrorismo. Le imprese dovranno intervenire tempestivamente sui Modelli Organizzativi e di Gestione (MOG), per evitare di esporsi a sanzioni gravi.
È necessario procedere con:
– una nuova mappatura dei rischi, considerando le nuove ipotesi di reato;
– l’adeguamento delle procedure interne di controllo e prevenzione;
– la formazione del personale, per garantire piena consapevolezza degli obblighi normativi.

Come aggiornare i Modelli Organizzativi 231 dopo il Decreto

Sul portale Tutela231.com, offriamo consulenze specifiche per guidare le aziende in questa fase di transizione, evitando che l’adeguamento si riduca a un mero adempimento formale.

Sostegno alle imprese vittime di usura: le novità introdotte

Il Decreto introduce anche una novità importante per le imprese vittime di usura. Come valutare questa misura?

È un passo avanti rilevante. Il riconoscimento del ruolo degli esperti iscritti a un apposito Albo, che assisteranno gli operatori economici beneficiari del Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura, può rappresentare una svolta concreta per il reinserimento nel tessuto produttivo.
Il supporto tecnico e giuridico diventa fondamentale per trasformare l’aiuto economico in un vero rilancio imprenditoriale, evitando ricadute nell’illegalità o nell’isolamento economico.

Conclusioni: un Decreto ad alto impatto tra rischi e opportunità

In conclusione, il Decreto Legge n. 48/2025 si configura come un provvedimento ad alto impatto, sia sul piano della sicurezza che su quello della responsabilità d’impresa. Il suo successo dipenderà dalla capacità dello Stato di applicare queste norme con equilibrio e delle imprese di aggiornarsi con prontezza, adottando Modelli 231 efficaci e non meramente simbolici.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!