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Misurare l’economia circolare? “parliamone” con TE3C


Cosa significa misurare l’economia circolare

Misurare l’economia circolare è una espressione che non va naturalmente considerata letteralmente ma per quella che è la sua valenza più generale in termini di capacità di valutare l’efficacia con cui un sistema economico riesce a ridurre gli sprechi, ottimizzare l’uso delle risorse, attuare forme di circolarità e promuovere la sostenibilità. A differenza dell’economia lineare tradizionale, che segue il modello “prendi, produci, usa e getta“, l’economia circolare si concentra sul mantenere i materiali e i prodotti in uso il più a lungo possibile.

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La misurazione dell’economia circolare richiede l’adozione di indicatori specifici che valutano vari aspetti del ciclo di vita dei prodotti. Questi indicatori possono includere il tasso di riciclo, la durata dei prodotti, l’efficienza nell’uso delle risorse e la riduzione dei rifiuti, il riutilizzo e il remanufacturing. Ad esempio, un alto tasso di riciclo indica che i materiali vengono recuperati e riutilizzati efficacemente, riducendo la necessità di nuove risorse.

Misurare l’economia circolare e “misurare” la sostenibilità

Un altro aspetto cruciale è la valutazione dell’impatto ambientale, che misura come le pratiche circolari contribuiscano a ridurre le emissioni di carbonio e l’inquinamento. Inoltre, l’analisi del ciclo di vita dei prodotti, con il Life Cycle Assessment LCA, aiuta a identificare le fasi in cui si possono ottenere miglioramenti significativi in termini di sostenibilità.

Le aziende e i governi possono utilizzare questi indicatori per monitorare i progressi verso un’economia più circolare e per identificare aree di miglioramento. La misurazione dell’economia circolare non solo aiuta a valutare l’efficacia delle politiche e delle pratiche adottate, ma fornisce anche dati preziosi per guidare le decisioni future.

Misurare l’economia circolare è essenziale per comprendere quanto un sistema economico sia sostenibile e per promuovere un uso più efficiente delle risorse, in questo scenario si colloca uno strumento come TE3C per quantificare i benefici dell’utilizzo di materiali secondari. Questo software non solo facilita la transizione verso pratiche più ecologiche ma offre anche alle imprese l’opportunità di valorizzare i loro sforzi nel riciclo e nella riutilizzazione dei materiali.

Attraverso l’analisi dettagliata e la quantificazione degli impatti ambientali, TE3C si propone come una soluzione che aiuta la compliance normativa e che permette di individuare nuovi vantaggi competitivi sul mercato.

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TE3C: il nuovo strumento per calcolare i benefici dei materiali secondari

TE3C nasce come una iniziativa dell’ENEA, su incarico di Utilitalia, con lo scopo di dare vita a un software in grado di offrire alle aziende la possibilità di quantificare con precisione i risparmi energetici e la riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dall’uso di materiali secondari.

TE3C è disponibile online in modo gratuito, e facilita la transizione verso una maggiore circolarità nelle produzioni industriali stimolando e facilitando un cambio paradigmatico nel modo di concepire i rifiuti e gli scarti. Attraverso l’utilizzo di TE3C, le imprese possono ora trasformare ciò che una volta era considerato un sottoprodotto in una risorsa che può essere valorizzata, ottimizzando così le proprie strategie produttive in chiave ecocompatibile. La metodologia impiegata nel software si basa su una rigorosa analisi del ciclo di vita dei materiali (LCA), garantendo risultati affidabili e conformi agli standard internazionali di valutazione ambientale.

Vantaggi e opportunità del software TE3C per misurare l’economia circolare

L’introduzione del software TE3C rappresenta un importante vantaggio competitivo per le aziende che scelgono di adottarlo. L’accesso a dati dettagliati sull’impatto energetico e sulle emissioni di CO2 permette non solo una maggiore consapevolezza ambientale ma anche significative economie in termini di costi operativi. Inoltre, la capacità di TE3C di emettere attestati validi per Titoli di Efficienza Energetica Circolare e Crediti di Carbonio Circolare apre nuove prospettive nel mercato delle certificazioni verdi, potenzialmente incrementando il valore delle aziende sul mercato. La collaborazione tra ENEA e Utilitalia nella creazione di questo strumento sottolinea l’importanza dell’innovazione tecnologica come catalizzatore per il cambiamento verso modelli di business più sostenibili e responsabili, dimostrando come la tecnologia possa essere efficacemente impiegata per affrontare alcune delle sfide ambientali più pressanti del nostro tempo.

Misurare l’economia circolare: un nuovo approccio al processo decisionale industriale

Il software TE3C rappresenta un’innovazione significativa nel campo della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare anche per quanto riguarda l’innovazione del processo decisionale. Offrendo alle aziende uno strumento accurato per valutare l’impatto ambientale e i benefici economici derivanti dall’utilizzo di materiali secondari, TE3C crea le condizioni per decisioni più informate e responsabili anche dal punto di vista della valutazione dei vantaggi economici. La capacità di quantificare benefici tangibili può trasformarsi in un catalizzatore per l’adozione di strategie eco-efficienti all’interno delle realtà produttive, spingendo l’industria verso un futuro più verde e resiliente.

Quali benefici per l’ESG nel momento in cui si riesce a misurare l’economia circolare

La misurazione dei fattori che determinano l’economia circolare è cruciale per valutare le performance ESG di una impresa. L’economia circolare si concentra sulla riduzione degli sprechi, il riutilizzo delle risorse e la creazione di sistemi chiusi che minimizzano l’impatto ambientale. Misurare l’economia circolare consente alle aziende di quantificare i progressi verso questi obiettivi e di comunicare in modo trasparente il loro impegno verso la sostenibilità.

Nel contesto dei rating ESG, l’economia circolare è strettamente legata alla dimensione ambientale. Le aziende che adottano pratiche circolari possono ridurre significativamente le loro emissioni di carbonio, il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti. Questi miglioramenti ambientali sono essenziali per soddisfare le aspettative degli investitori e delle parti interessate, che sempre più spesso richiedono trasparenza e responsabilità ambientale.

La misurazione dell’economia circolare implica l’analisi di vari indicatori, come il tasso di riciclo, l’uso di materiali riciclati e la durata dei prodotti. Questi indicatori forniscono una visione chiara delle pratiche aziendali e aiutano a identificare aree di miglioramento. Inoltre, una misurazione accurata consente alle aziende di confrontare le loro performance con quelle del settore e di stabilire obiettivi realistici e ambiziosi.

Integrare l’economia circolare nelle metriche ESG non solo migliora la sostenibilità ambientale, ma può anche portare vantaggi economici. Le aziende che ottimizzano l’uso delle risorse possono ridurre i costi operativi e aumentare la resilienza contro le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime. Inoltre, un forte impegno verso l’economia circolare può migliorare la reputazione aziendale e attrarre investimenti sostenibili.

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