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Cantieri Pnrr e Fsc, in due anni persi 210 milioni di liquidità: così l’Acquedotto Pugliese è rimasto a secco


di
Vito Fatiguso

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Lo squilibrio finanziario è il frutto delle anticipazioni e degli investimenti nei cantieri Pnrr e Fsc. Sindacati allarmati chiamano la Regione Puglia

I primi timori si sono manifestati già lo scorso anno con un bilancio (riferito al periodo precedente) che metteva in evidenza la riduzione delle disponibilità liquide (meno 107 milioni in un anno). E nel mese di dicembre 2024 i sindacati hanno incontrato il presidente dell’Acquedotto Pugliese, Domenico Laforgia, per avere delucidazioni. 

«Ci è stato detto che era tutto sotto controllo – afferma Filippo Lupelli, segretario generale della Uiltec Puglia -, ma nutriamo ancora forti perplessità in merito a numerosi aspetti. Quindi chiederemo di poter essere ricevuti dalla Regione perché su assunzioni, premi di risultato e altre iniziative le risposte non arrivano. Cosa filtra dagli uffici? Che Acquedotto Pugliese ha temporanei problemi di liquidità a causa anche della programmazione degli investimenti e del fatto che ha dovuto anticipare risorse per mandare avanti i cantieri delle opere finanziate con Pnrr e Fsc. Ma evidentemente la prudenza non è stata sufficiente».




















































Al 31 dicembre 2023, infatti, il risultato della gestione finanziaria faceva segnare una perdita di 8,1 milioni a fronte dei meno 1,3 milioni del bilancio precedente. Lo squilibrio del flusso finanziario, derivante dell’attività di investimento, era di 140 milioni in più del 2022 (da 204 a 343 milioni) e in due anni ha registrato un calo di disponibilità liquide da 309 milioni a 99 milioni. Ciò implica che Acquedotto Pugliese si rivolga ai prestiti bancari così da mantenere le priorità.

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«Vogliamo essere rassicurati – prosegue Lupelli – dato che da troppi mesi c’è una situazione intollerabile che interessa la macchina operativa di Acquedotto Pugliese. Ci segnalano rallentamenti sui lavori per le manutenzione delle reti e anche i tempi di pagamento delle imprese sono sempre più dilatati».

Sino a poco tempo fa le fatture delle ditte fornitrici venivano saldate nell’arco di trenta giorni, ma le procedure si stanno allungando e si sforano anche i 60 giorni. «Sul fronte dell’occupazione – aggiunge ancora Lupelli – non abbiamo riscontri che ci tranquillizzano. Siamo in attesa di capire il livello degli organici e sopratutto non abbiamo discusso del premio di risultato. Nessun riscontro arriva dalle programmazioni di amministrazione, finanza e controllo. Ecco perché è necessario l’intervento della Regione».

Il riferimento di Lupelli è alla gestione che fa capo ad Antonio Braccio. È quella che poi fissa i budget delle varie ripartizioni e consente ai responsabili di gestire le varie funzioni aziendali.
Su questo profilo c’è difficoltà: infatti, le principali operazioni e gli impegni portano la data fino a giugno del 2025, dopo tale scadenza nessuno può fare fughe in avanti. Sempre per il nodo budget anche la forza lavoro rischia di perdere peso. Se a fine 2023 erano in servizio 2.282, con il nuovo trend i numeri complessivi dovrebbero ridursi di una ventina di unità e il turn over non sarebbe garantito.

L’ultimo motivo di preoccupazione è anche il mancato rinnovo del consiglio d’amministrazione, il cui mandato è già scaduto.
Tra la riforma dei criteri per le nomine dettate dalla Regione (la cosiddetta riforma Laricchia) e la prossima campagna elettorale (i posti a disposizione purtroppo vengono “negoziati” dagli schieramenti politici) il risultato è il blocco. Oltre a Laforgia fanno parte del consiglio Rossella Falcone, Lucio Lonoce e Assunta De Francesco
Fino al 9 ottobre del 2024 nella lista figurava anche Francesco Crudele, ex sindaco di Capurso (nell’ultima elezione regionale non riuscì a varcare i cancelli di Via Gentile), che successivamente ha preso le redini della società controlla Aseco. È stato scelto per ricoprire la carica di presidente con un compenso annuale di 60 mila euro.

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26 aprile 2025 ( modifica il 26 aprile 2025 | 08:36)

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