Ci sono ben nove aziende meridionali (tre le campane) sul totale di 15 dei settori Food-Agritech e Sistema casa nella missione organizzata da Intesa Sanpaolo a Dubai, la prima internazionale del 2025 dedicata alle imprese clienti della Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese. È un nuovo, importante segnale di attenzione verso la crescita del Sud al quale il Gruppo bancario ha destinato di recente 40 miliardi per il sostegno agli investimenti delle pmi manifatturiere. Tutt’altro che trascurabile anche la scelta dell’area su cui verificare le ambizioni e le potenzialità in chiave export delle Pmi dei due comparti, a dir poco strategici.
«La continua ricerca di nuovi mercati, già in atto da diversi anni, vede oggi un’accelerazione, visto l’incerto contesto internazionale, spingendo le imprese italiane a rivolgersi verso nuove rotte commerciali», spiega Intesa Sanpaolo, impegnata a garantire nuovi corridoi di sviluppo del business anche «in termini di collaborazioni e partnership commerciali».
Pensioni maggio, quando vengono pagate: il calendario, il cedolino e gli importi. Le novità
Al centro dell’appuntamento di Dubai l’annuncio degli accordi siglati da Intesa Sanpaolo con Simest, Sace e ICE «a favore del rafforzamento internazionale delle imprese italiane, con strumenti e iniziative comuni in Italia e sui mercati strategici d’interesse, a partire dagli Emirati Arabi. Una occasione inoltre ricca di incontri per presentare ad operatori emiratini l’eccellenza italiana e offrire alle PMI selezionate l’opportunità di tessere relazioni in un ecosistema dinamico e in continuo divenire».
Finanziamenti
Con Simest l’accordo permetterà alle imprese che si rivolgeranno ad Intesa Sanpaolo per il finanziamento dei propri progetti di investimenti, di accedere in quota parte ad un finanziamento ad un tasso agevolato erogato dalla Società di Cassa Depositi e Prestiti con la possibilità di una quota a fondo perduto. Inoltre, in materia di investimenti diretti le società «potranno contare sulla partecipazione congiunta di Simest nel capitale sociale della società estera e di quella della Banca a completamento del piano di investimento».
Con Sace, invece, l’accordo riguarda il Master Risk Partecipation Agreement, ovvero l’emissione delle garanzie contrattualmente previste oltre alle cauzioni, con la possibilità di disporre di risorse finanziarie aggiuntive per acquisire nuove commesse. Infine, con Ice «verrà favorita la sinergia con le istituzioni estere per promuovere il processo di internazionalizzazione delle imprese clienti della Banca e l’individuazione delle soluzioni usufruibili sia online che con il supporto degli uffici ICE».
Le imprese campane partecipanti alla missione sono Fpd di Fisciano e Buoninfante di Battipaglia (Salerno), e Rega Food di Striano, nel Napoletano. Dal Sud provengono altresì Geocart di Potenza, I veri sapori dell’Etna dI Bronte (Catania), Mancusa Vincenzo & C. di Aragona di Agrigento, Master Italy di Conversano, Oropan di Altamura e Pastificio Riscossa Fratelli Mastromauro di Corato (tutte di Bari). Da notare che delle circa 45mila Pmi che Intesa Sanpaolo affianca nell’attività di commercio estero, circa ottomila già lavorano negli Emirati Arabi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link