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AgiD: così l’Italia è best practice per il Single Digital Gateway europeo


Con il Single Digital Gateway, cittadini e imprese dell’Unione Europea hanno a disposizione un unico punto di accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione valido per l’intera Ue.

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L’Italia, grazie al team coordinato da AgID, è tra i Paesi più virtuosi nell’attuazione del progetto, che semplifica l’interazione con la PA, promuove la mobilità transfrontaliera e getta le basi per una vera interoperabilità comunitaria.

A che serve il Single Digital Gateway (SDG)

Presentare una richiesta di ammissione presso un’università europea, notificare l’avvio di un’attività commerciale, immatricolare un veicolo proveniente da uno Stato membro, trasferirsi, inviare la propria dichiarazione dei redditi o fare domanda per la pensione, in tutta l’Ue, evitando inutili inconvenienti e problemi burocratici dovuti anche alla difficoltà di non conoscere le norme e i regolamenti specifici degli altri Paesi: sono alcune delle attività che possono essere effettuate grazie al Single Digital Gateway (SDG), un progetto europeo che istituisce un unico punto di accesso per l’Unione ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni degli Stati membri, offrendo informazioni e procedure interamente digitalizzate.

L’obiettivo è quello di rafforzare il mercato unico europeo, eliminando le barriere burocratiche e informative e semplificando il rapporto con le Pubbliche Amministrazioni: grazie a un’unica interfaccia online e all’interoperabilità dei sistemi delle PA (secondo il principio once only) vengono, infatti, poste le basi per favorire la mobilità di cittadini e imprese tra i vari Stati membri.

L’Italia è già pronta e si è distinta per il rispetto dei tempi e per le modalità di attuazione e armonizzazione dei servizi digitalizzati, grazie al team coordinato dall’Agenzia per l’Italia Digitale, che ha accompagnato la digitalizzazione delle 19 procedure prioritarie, individuate dall’Europa, corrispondenti a oltre 150 procedimenti amministrativi, afferenti a 32 diverse Pubbliche Amministrazioni italiane.

Cos’è il Single Digital Gateway nelle norme

Introdotto dal Regolamento UE 2018/1724, il Single Digital Gateway è un pilastro chiave nella costruzione del mercato unico europeo e di un’Europa sempre più connessa e interoperabile. Il regolamento istituisce, infatti, un punto di accesso unico a informazioni, procedure e servizierogati dalle PA per cittadini e imprese che operano in più Stati membri, consentendo agli utenti transfrontalieri di accedere facilmente alle informazioni su norme e requisiti da soddisfare in virtù del diritto dell’Unione o nazionale, di utilizzare procedure efficienti e interamente online e di fruire di servizi di assistenza e risoluzione di problemi a livello europeo e nazionale.

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Il sito di riferimento per l’Europa è Your Europe: tramite questo portale, che presenta un’interfaccia semplice ed intuitiva, gli utenti scelgono una delle lingue disponibili, selezionano il Paese di interesse e individuano il procedimento di cui necessitano dai singoli portali nazionali.

Per scegliere il servizio di proprio interesse in Italia, il Catalogo Nazionale realizzato da AgID mette a disposizione una serie di strumenti semplici e intuitivi che guidano il cittadino o l’impresa verso ciò di cui ha bisogno: la navigazione tra i servizi per ambiti o momenti della vita, le guide online, le FAQ, ecc. Tramite questi strumenti, il cittadino può, per esempio, immatricolarsi in un’università di qualsiasi Stato Membro, inviare una domanda iniziale di avvio o trasferimento di un’attività commerciale, richiedere un certificato di nascita o di residenza, fare domanda di pensionamento o immatricolare un veicolo a motore proveniente da uno Stato membro (o in esso già immatricolato), pagare i contributi sociali per i lavoratori dipendenti, ecc.

Il lavoro del team italiano coordinato da AgID

La realizzazione dello Sportello Digitale Unico in Italia ha coinvolto diversi attori: il Dipartimento per gli Affari Europei della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Agenzia per l’Italia Digitale e le Pubbliche Amministrazioni responsabili della reingegnerizzazione delle procedure ritenute prioritarie dall’Europa.

L’inserimento, inoltre, del progetto SDG all’interno del PNRR, con uno specifico sub-investimento a titolarità del Dipartimento di Trasformazione Digitale e con AgID quale soggetto attuatore, ha consentito, inoltre, alle PA responsabili (soggetti sub attuatori) di finanziare, secondo le proprie necessità, gli sviluppi richiesti con i fondi PNRR.

AgID, pertanto, ha svolto un ruolo di coordinamento tecnico di tutte le attività del progetto, a cominciare dall’identificazione dei procedimenti sottesi alle procedure richieste dal Regolamento e dall’individuazione e ingaggio delle PA interessate dal SDG.

Le 32 PA coinvolte sono state poi guidate nella digitalizzazione armonica dei servizi o nell’individuare gli adeguamenti necessari per i diversi sistemi informativi. Il ruolo centrale dell’Agenzia per l’Italia Digitale ha permesso di mettere a fattor comune le criticità amministrative più frequenti per l’accesso dei cittadini transfrontalieri ai servizi, così che le soluzioni individuate per una PA sono state riprodotte e adattate alle altre in condizioni simili.

AgID si è inoltre occupata dello sviluppo del Catalogo dei Servizi nazionale punto di connessione tra Your Europe e i portali delle PA italiane.

Una delle sfide più importanti è stata l’attuazione del principio once only attraverso il sistema di recupero automatico OOTS (Once Only Technical System) e lo sviluppo effettuato da AgID del Preview Space Nazionale, piattaforma che consente agli utenti di visualizzare un’anteprima dei documenti individuati dal sistema automatico OOTS.

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Grazie poi al nodo eIDAS (Electronic IDentification, Authentication and trust Services), reingegnerizzato da AgID in Italia, è inoltre possibile gestire l’identificazione elettronica e l’autenticazione dei cittadini in tutta l’Unione Europea, garantendo la gestione di transazioni transfrontaliere in un ambiente affidabile all’interno dell’Unione.

Altro elemento di innovatività sono le attività di sensibilizzazione User Centricity. L’Agenzia ha promosso un’analisi dello stato dell’arte dei portali italiani che ospitano le procedure SDG e due cicli di webinar di sensibilizzazione e di incontri one-to-one proprio per stimolare l’adozione di pratiche di User Experience e User Interface, nonché di strumenti di monitoraggio dell’esperienza utente, come l’ottimizzazione SEO, il feedback management e il web analytics.

AgID ha, infine, sviluppato il Portale SDG Dati e Monitoraggio in ottica open data, che consente a tutti gli stakeholder, compresi cittadini e imprese, di conoscere i dati d’accesso e di utilizzo dei servizi digitalizzati.

Gli attori coinvolti e le procedure digitalizzate per “Momenti di Vita”

Le Pubbliche Amministrazioni coinvolte nel Single Digital Gateway sono in totale 32, ovvero:

  • Enti centrali: Agenzia delle Entrate, CNF, ENAC, INAIL, INPS, IVASS, MEF, MIM, MINT, MIT, MLPS, MUR, Unioncamere;
  • Regioni e Agenzie regionali: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta, Veneto, Agenzia Regionale Molise Lavoro, Agenzia Regionale per il Lavoro dell’Emilia-Romagna, Arpal Umbria;
  • Province Autonome: Bolzano, Trento.

I servizi digitalizzati e resi disponibili sul Catalogo italiano sono stati suddivisi in 10 “Momenti di Vita”: una scelta di orientamento all’utente, perché aiuta cittadini e imprese a identificare le procedure in base ai propri bisogni, tenendo conto del fatto che in ciascun Paese il nome proprio del servizio può essere diverso, così come la PA che lo eroga.

In particolare, i servizi sono stati raggruppati nei seguenti Momenti di vita:

  1. Acquistare o cambiare un veicolo
  2. Andare a vivere e lavorare in Italia/Paese UE
  3. Andare in pensione
  4. Avviare e gestire un’attività
  5. Cercare un lavoro
  6. Diventare genitori
  7. Gestire le coperture pensionistiche e assicurative
  8. Iniziare o continuare gli studi
  9. Ricevere cure mediche
  10. Terminare un rapporto lavorativo

Numeri e risultati del progetto SDG in Italia

Dall’inizio delle attività, il progetto Single Digital Gateway ha raggiunto itarget previsti per la realizzazione della misura nell’ambito PNRR, ovvero:

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  • target italiano M1C1-12-ITA-1 (entro il 31/12/2022) che prevedeva lo sviluppo dell’80% delle componenti infrastrutturali nazionali previste dal progetto;
  • target europeo M1C1-12 (entro il 31/12/2023) che prevedeva la digitalizzazione delle procedure amministrative prioritarie definite nel Regolamento (UE) 2018/1724.

Grazie alla rilevazione dei dati di navigazione sul Catalogo dei Servizi, il sito del progetto “Single Digital Gateway – Dati e monitoraggio” restituisce una panoramica degli accessi e consente di conoscere il numero, l’origine e le preferenze dei visitatori, nonché gli andamenti nel tempo.

Ad oggi, i procedimenti amministrativi più consultati sono:

  • Immatricolazione di un ciclomotore proveniente da uno Stato membro o in esso già immatricolato;
  • Immatricolazione di un veicolo a motore proveniente da uno Stato membro o in esso già immatricolato, secondo le procedure standard;
  • Richiesta del certificato di residenza;
  • Presentazione di una dichiarazione dei redditi delle persone fisiche;
  • Registrazione del cambio di indirizzo.

I “Momenti di Vita” più consultati, invece, sono:

  • Andare a vivere e lavorare in Italia/Paese UE;
  • Acquistare o cambiare un veicolo;
  • Avviare e gestire un’attività;
  • Iniziare o continuare gli studi;
  • Cercare un lavoro.

Un know-how comune europeo

Abbiamo visto come il Single Digital Gateway rappresenti un forte incentivo per la semplificazione, digitalizzazione e gestione dei servizi online delle Pubbliche Amministrazioni europee. Il miglioramento dell’interoperabilità tra PA consente, infatti, di ottimizzare i processi amministrativi, con benefici economici (stimati dall’UE) fino a 6 miliardi di euro annui per i cittadini e fino a 19 miliardi per le imprese.

Inoltre, uno degli impatti più generali, ma non meno importante, è legato alle ricadute “culturali”. Infatti, l’accompagnamento alle PA svolto da AgID in Italia, e in modo analogo dai soggetti attuatori negli altri Stati, ha consentito la diffusione di un know-how comune europeo in merito alle tecniche e alle modalità della digitalizzazione e della gestione dei servizi pubblici.

I principi indicati dal Regolamento, come l’attuazione del sistema tecnico OOTS, la semplificazione delle procedure e del linguaggio, l’utilizzo del nodo eIDAS, insieme all’attenzione verso il coinvolgimento dei cittadini e l’esperienza utente, rappresentano una buona pratica grazie alla quale le PA comunitarie hanno appreso regole comuni e successivamente hanno adeguato i propri sistemi, ripensando le procedure non più nel solo ambito nazionale, ma europeo. Questo permetterà alle PA anche in futuro di progettare e fornire nuovi servizi digitali più efficaci, fruibili e interoperabili (grazie all’OOTS) con gli Stati membri.

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Saldo e stralcio

 

Dato il livello di innovazione e beneficio derivante dalle implementazioni connesse al progetto e la “Strategia per il mercato unico digitale in Europa”, a tendere ci si aspetta un considerevole aumento delle procedure digitalizzabili in linea con i principi del SDG che porteranno a un numero sempre più ampio di Amministrazioni coinvolte e di servizi online a disposizione dei cittadini.



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