Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Prestito personale

Delibera veloce

 

No data center, in Italia cresce il movimento contro


Se è vero che la logistica dei dati e delle merci è in questo momento importante per la reindustrializzazione, “un’opportunità che riguarda pochi fortunati territori, come quello del Milanese e più in generale del Nord Ovest”, è altrettanto vero che “reindustrializzare non significa usare suolo a casaccio. Bisogna riqualificare aree e siti dismessi e non occupare aree ad uso agricolo o verdi che devono essere messe a servizio della comunità e valorizzate”, aggiunge Di Simine, citando come esempio virtuoso il progetto che a Segrate riguarda la riqualificazione dell’ex Cesi per il recupero di calore da data center Avalon 3, progetto portato avanti da A2a, in collaborazione con Dba Group e Retelit e che consentirà di alimentare in teleriscaldamento la rete cittadina nel Municipio 6. “Bisogna fare in modo che i data center si facciano promotori di forme alternative di approvvigionamento energetico. In primis vanno alimentati con fonti green a partire dal fotovoltaico e con sistemi di raffreddamento che siano in grado di abbattere l’enorme mole di calore prodotta. E, soprattutto, queste strutture devono creare un ritorno su distretti territoriali e cittadini in termini di abbattimento dei consumi energetici come nel caso del teleriscaldamento”.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Evitare l’effetto boomerang

C’è il rischio di una escalation? Luca Beltramino, vice presidente dell’Italian data center association, spiega a Wired Italia che “la diffusione di informazioni scorrette o allarmistiche rappresenta un rischio concreto per lo sviluppo dei data center in Italia. Le fake news, soprattutto quando amplificate sui social media o riprese in modo acritico da alcune amministrazioni locali, possono generare un clima di diffidenza infondato, alimentare proteste e rallentare o addirittura bloccare progetti strategici per la digitalizzazione del Paese. Tutto ciò rischia di generare un effetto boomerang: ostacolare investimenti privati, rallentare la transizione digitale, perdere opportunità occupazionali e frenare l’attrattività del sistema Paese. È paradossale che mentre l’Europa punta a rafforzare la propria sovranità digitale, in Italia progetti fondamentali incontrino ostacoli legati alla disinformazione. Per esempio possiamo dimostrare come un buon uso dell’intelligenza artificiale elaborata nei data center possa portare a una gran diminuzione del consumo energetico invece che un aumento”.

Data center, le questioni calde

Le tre associazioni nazionali Anfov, Anci e Uncem hanno deciso di chiamare a raccolta esperti, istituzioni e player di mercato per fare il punto, il prossimo 18 giugno a Roma, sull’evoluzione della strategia nazionale e analizzare le questioni “calde”. “L’Italia ha asset unici – posizione geografica, reti di energia e connettività, stabilità geopolitica – per diventare hub digitale del Mediterraneo ma serve una visione di sistema e azioni concrete da parte di governo, regioni e industria – continua Beltramino –. È essenziale che lo Stato riconosca i data center come infrastrutture strategiche, al pari delle reti di telecomunicazione, dell’energia o dei trasporti. Solo così sarà possibile attivare iter autorizzativi accelerati, tutela contro vincoli urbanistici incoerenti, piani industriali coordinati a livello nazionale”.

E lo sviluppo dei data centernon può prescindere da un rafforzamento della rete elettrica nazionale e una programmazione energetica trasparente e di lungo periodo, che garantisca accesso all’energia in modo: sicuro, prevedibile, sostenibile (con priorità alle fonti rinnovabili), competitivo in termini di prezzo. Servono sinergie tra operatori del settore, Terna, Arera e le regioni per abilitare una rete elettrica intelligente, capace di integrare storage, demand response e connessioni veloci alle aree industriali”.

Last but not least, l’importanza di decentralizzare la capacità di calcolo, portando i data center anche al di fuori della sola area milanese “per incentivare la nascita di poli in regioni del Centro-Sud, sviluppare progetti di edge computing in sinergia con telco e broadcaster promuovere l’infrastrutturazione digitale anche in aree meno industrializzate”, conclude il vice presidente dell’Ida.



Source link

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento