Il direttore dell’Agenzia racconta la missione internazionale con le aziende: «Chi non fa business subito semina comunque contatti»
«La nostra missione è sostenere le imprese nel percorso verso i mercati esteri, soprattutto di accompagnare quelle piccole e medie, che magari si affacciano per la prima volta all’export». Giovanni Rossi è il direttore di Promos Italia, l’agenzia per l’internazionalizzazione che fa capo a 14 camere di commercio e che organizza missioni di «semina», come quella che il Corriere ha seguito a Dubai.
Direttore come funzionano le missioni all’estero?
«Ogni impresa viene accompagnata in un percorso dedicato. Prima della partenza — insieme agli uffici di Agenzia Ice o a partner locali selezionati — analizziamo i profili aziendali e i prodotti, e li proponiamo a potenziali controparti nel Paese: importatori, distributori, agenti. Se c’è interesse, organizziamo l’incontro».
E poi cosa succede?
«Quando l’impresa arriva nel Paese, accompagnata da noi, ha in mano un’agenda di appuntamenti con le controparti locali già selezionate, in media 10-15 incontri in due o tre giorni. Alcuni portano a contatti esplorativi, altri a vere trattative. Nessuno torna a casa a mani vuote: chi non fa business subito, semina».
Che cosa chiedono le imprese?
«L’internazionalizzazione è spesso un terreno sconosciuto, e molte piccole-medie aziende, spesso a conduzione familiare, sentono il bisogno di un affiancamento completo: dall’analisi del potenziale del prodotto, alla scelta del mercato, fino alla strategia d’ingresso nel paese. Noi, per esempio, una volta al mese, proponiamo anche sessioni di tre giorni per incontri a distanza con oltre 500 buyer di tutto il mondo».
E come ci si muove in uno scenario globale incerto?
«Le imprese chiedono di non essere lasciate sole. In un contesto così fluido — tra conflitti, tensioni commerciali e cambiamenti normativi — il rischio di prendere decisioni sbagliate è alto. Dalla Russia ai dazi statunitensi, in poche settimane si può passare da un’opportunità a una crisi. Ecco perché è fondamentale diversificare i mercati di sbocco. E come Promos Italia cerchiamo appunto di aprire nuove rotte commerciali alle nostre imprese. E le vogliamo aiutare a costruire una presenza internazionale solida, consapevole, che non si limiti a inseguire l’occasione del momento, ma che guardi al medio-lungo periodo».
Insomma, esportare le proprie merci non basta?
«Eh no. Bisogna fare essere pronti ad adattarsi e investire con pazienza in relazioni di qualità, seminando con l’obiettivo di raccogliere nel breve-medio periodo. Ci sono chiavi diverse per ciascuna impresa, noi le aiutiamo a trovare la propria».
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