La Camera dei Deputati ha votato la fiducia sul Decreto Bollette 2025 convertito in Legge.
Il Parlamento ha arricchito il testo con una serie di novità sul bonus elettrodomestici e con degli sconti per le imprese sui costi dell’energia.
Entro fine Aprile 2025 il Decreto sarà definitivamente approvato in Senato.
In questo articolo vi spieghiamo quali novità sono arrivate con la conversione in Legge del Decreto Bollette.
COSA PREVEDE IL DECRETO BOLLETTE 2025 CONVERTITO IN LEGGE
Il Decreto Bollette 2025, ossia il Decreto Legge 28 Febbraio 2025, n. 19 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.49 del 28-02-2025, è in fase di conversione in Legge. Nell’esame in Parlamento il testo originario – spiegato in questa guida – è stato arricchito con molti emendamenti che ne hanno modificato le regole.
In attesa che diventi definitivamente Legge entro il 30 Aprile 2025, scopriamo insieme cosa prevede il testo convertito.
1) CAMBIA IL BONUS ELETTRODOMESTICI
Il Parlamento ha introdotto delle modifiche al bonus elettrodomestici 2025, deciso in Legge di Bilancio ma non ancora avviato. Nello specifico, il testo cambia i criteri di selezione degli elettrodomestici ammessi al contributo da 100 euro o 200 euro.
Nel testo originario, la norma stabiliva che gli elettrodomestici finanziabili dovevano essere di classe energetica B o superiore, prodotti nell’Unione Europea e con contestuale smaltimento dell’apparecchio sostituito. Ora, invece, gli elettrodomestici devono essere:
- individuati con un Decreto specifico;
- prodotti in uno stabilimento situato nell’Unione Europea.
Inoltre, il vecchio elettrodomestico deve essere di classe energetica inferiore a quella del nuovo (mentre prima questa specifica non era presente). In aggiunta, il Parlamento ha previsto che:
- la gestione del contributo deve avvenire tramite la piattaforma PagoPA SpA, un sistema informatico già usato per diversi pagamenti digitali della pubblica amministrazione;
- le attività di verifica, controllo e gestione delle risorse finanziarie sono affidate a Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo d’impresa.
Altri dettagli su cosa cambia, ve li spieghiamo in questa guida.
2) PIÙ TUTELE PER I CLIENTI VULNERABILI
Il testo convertito introduce maggiori tutele per i clienti vulnerabili nella fornitura di energia elettrica. Ecco cosa cambia:
- arriva una migliore protezione dei soggetti vulnerabili con debiti per bollette condominiali. Ovvero, se il debito è inferiore a 5.000 euro e l’immobile è l’unica abitazione del debitore, non potrà essere pignorato. Tuttavia, il condominio avrà comunque la possibilità di garantire il proprio credito iscrivendo un’ipoteca giudiziale;
- i clienti vulnerabili che non hanno scelto un fornitore alla fine del servizio a tutele graduali, continueranno a ricevere energia attraverso il servizio previsto dal Decreto Legge 73 del 2007. Oppure, se già attivo, tramite il servizio di vulnerabilità regolato dal Decreto Legislativo 210 del 2021. Questo evita interruzioni della fornitura per chi non ha ancora effettuato una scelta.
3) NOVITÀ SUI BONUS BOLLETTE PER IMPRESE
La prima versione del testo aveva introdotto il nuovo bonus bollette per le imprese nel 2025 mentre ora, il Decreto convertito ha previsto delle modifiche su alcuni aspetti tecnici relativi alla gestione del Fondo per la transizione energetica e al monitoraggio dei costi energetici delle imprese.
Uno dei cambiamenti più evidenti riguarda la definizione delle emissioni. Invece di riferirsi solo alla CO2, il testo convertito parla più genericamente di “gas a effetto serra”, includendo altre sostanze climalteranti. Questa modifica amplia il riferimento e si allinea meglio agli standard ambientali.
Inoltre, il Decreto convertito:
- precisa la definizione della componente ASOS, indicando chiaramente che si tratta di oneri generali per il sostegno delle energie rinnovabili e la cogenerazione;
- specifica che per il monitoraggio dei costi energetici delle imprese, va fatta tramite il registro delle imprese. La gestione dei dati, poi, è affidata alla società Acquirente unico Spa.
4) PIÙ TUTELE PER LE MICROIMPRESE VULNERABILI
Arrivano più tutele per le microimprese vulnerabili. Il Decreto convertito cioè, prevede:
- l’ampliamento della platea dei beneficiari delle agevolazioni per l’energia elettrica e il gas. Sono incluse non solo le famiglie vulnerabili, ma anche le microimprese che rientrano nel servizio a tutele graduali. Questo servizio è un regime transitorio pensato per accompagnare piccoli consumatori, come imprese di ridotte dimensioni, nella transizione verso il mercato libero dell’energia, garantendo loro condizioni di fornitura stabili e tutelate;
- l’introduzione di un termine massimo di 90 giorni per l’adozione del Decreto che stabilisce le modalità di utilizzo delle risorse per contenere i costi dell’energia.
5) OFFERTE ENERGETICHE, NUOVE REGOLE PER LA TRASPARENZA
Le modifiche introdotte al Decreto Bollette 2025 apportano alcuni cambiamenti alle regole sulla trasparenza delle offerte energetiche nel mercato libero. Ovvero, ARERA:
- avrà tre mesi anziché 30 giorni per definire le misure volte a migliorare la trasparenza e la confrontabilità delle offerte di energia elettrica e gas per i consumatori domestici;
- dovrà stabilire modalità semplificate per inviare le comunicazioni sulle modifiche contrattuali ai clienti. Dovranno essere chiare e facilmente accessibili. Le modifiche unilaterali del contratto dovranno essere evidenziate con la dicitura “Proposta di modifica unilaterale del contratto”, così i consumatori saranno immediatamente informati e potranno valutare eventuali azioni da intraprendere;
- avrà il compito di aggiornare il codice di condotta commerciale per la vendita di energia elettrica e gas.
6) CAMBIANO LE REGOLE PER LA VENDITA DI ENERGIA RINNOVABILE
Cambia la regolamentazione della vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il testo convertito, cioè, introduce un sistema più stabile per la vendita di energia rinnovabile, evitando le fluttuazioni del mercato. Gli impianti di produzione dovranno partecipare a gare competitive, offrendo energia a prezzi più vantaggiosi, e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) gestirà contratti per differenza, garantendo che i ricavi coprano solo i costi operativi degli impianti.
I contratti avranno durata quinquennale e non potranno essere cumulati con altri incentivi per le rinnovabili. Il meccanismo riguarda anche i consumatori industriali, che potranno competere per ottenere energia a condizioni favorevoli. Il GSE bilancerà domanda e offerta, destinando metà della quota acquisita alle imprese, in base ai loro consumi storici. Per evitare rischi finanziari, il Decreto ministeriale definirà sistemi di garanzia a cui contribuiranno sia le imprese assegnatarie sia gli operatori energetici coinvolti. E noi, vi aggiorneremo.
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7) INCENTIVI PER L’ENERGIA RINNOVABILE
Arrivano nuove misure per incentivare l’uso di energia rinnovabile e ridurre il costo dell’energia. Il testo convertito, cioè, stabilisce che:
- le Regioni costiere devono essere consultate prima del rilascio delle autorizzazioni per impianti rinnovabili, garantendo un coinvolgimento locale nelle decisioni;
- l’installazione di piccoli impianti idroelettrici deve seguire un iter semplificato, purché non vi siano alterazioni dell’uso del territorio;
- per gli impianti eolici, deve essere agevolato il rifacimento e il potenziamento di quelli già esistenti, a patto che l’incremento di potenza sia superiore a 30 MW;
- chi aumenta la potenza di un impianto di almeno 20% riceverà agevolazioni più favorevoli, applicabili su 95% dell’energia prodotta.
Infine, il Decreto velocizza l’autorizzazione di impianti rinnovabili gestiti dallo Stato per accelerare la riduzione dei costi energetici.
8) VIA AI CONTRIBUTI PER LE STRUTTURE SPORTIVE
Il Decreto bollette introduce un fondo di 10 milioni di euro per sostenere impianti natatori e piscine ad alto consumo energetico. Obiettivo delle risorse è garantire alle associazioni sportive di ricevere contributi a fondo perduto per ridurre le spese.
Appena un Decreto chiarirà come saranno erogati, vi aggiorneremo. Per restare aggiornati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
9) ARRIVA IL CONSULENTE PER LE BOLLETTE
L’articolo 5 bis del Decreto convertito introduce ufficialmente la figura professionale del consulente per la gestione delle utenze energetiche e di telecomunicazioni. Si tratta di un esperto che supporta gli utenti nel monitoraggio, nella gestione e nell’ottimizzazione delle loro spese legate all’energia elettrica, al gas e ai servizi di telecomunicazione.
Il consulente deve avere una preparazione adeguata, conoscere le normative del settore, le tariffe e i contratti, oltre a garantire trasparenza e tutela della riservatezza nelle sue attività. Inoltre, è tenuto ad aggiornare costantemente la propria formazione per rimanere al passo con le evoluzioni del mercato.
Per garantire la qualificazione professionale, il consulente può ottenere un’attestazione rilasciata da associazioni professionali riconosciute dalla Legge 4 del del 2013. Esiste anche la possibilità di certificazione attraverso un ente accreditato da Accredia, l’organismo italiano che si occupa della certificazione delle competenze. La norma prevede che le certificazioni rilasciate in altri Paesi dell’UE, dello Spazio economico europeo e in Svizzera siano riconosciute come equivalenti, facilitando la mobilità dei professionisti nel mercato europeo.
10) NUOVE REGOLE PER LE COMUNITÀ ENERGETICHE
Il Decreto convertito amplia la platea di soggetti che possono partecipare alle comunità energetiche rinnovabili, includendo non solo persone fisiche, PMI, associazioni giuridiche ed enti territoriali, ma anche:
- aziende per l’edilizia residenziale;
- istituzioni di assistenza e beneficenza;
- aziende pubbliche di servizi alla persona;
- consorzi di bonifica;
- altri enti di ricerca e protezione ambientale.
La partecipazione diventa esplicita e volontaria, ma la gestione resta nelle mani di soggetti presenti nel territorio in cui si trovano gli impianti.
Viene inoltre, regolata l’entrata in esercizio degli impianti destinati alle comunità energetiche, anche se installati prima della loro costituzione ufficiale. Se un impianto è stato attivato entro Agosto 2024, potrà comunque essere integrato nella comunità, a condizione che sia dimostrato che è stato realizzato con questo scopo.
Per garantirne la conformità, sarà necessario fornire una documentazione ufficiale che ne attesti la destinazione. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica aggiornerà le regole operative entro 90 giorni dalla conversione in legge del Decreto bollette, quindi entro Agosto 2025.
11) TRANSIZIONE GREEN DELLE STRUTTURE SANITARIE
Il Decreto Bollette convertito stabilisce il finanziamento della transizione energetica di strutture assistenziali, sanitarie e socio-sanitarie senza fini di lucro. In particolare, lo Stato dovrà prevedere degli investimenti agevolati diretti a istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza che non hanno ancora completato il processo di trasformazione previsto dalle leggi regionali, oltre a strutture sanitarie convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.
L’obiettivo è garantire che queste realtà, fondamentali per il welfare, possano ridurre il loro impatto ambientale migliorando l’efficienza energetica. Tuttavia, i finanziamenti saranno concessi nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa europea sugli aiuti di Stato, per evitare distorsioni nel mercato.
12) NUOVE REGOLE PER I SISTEMI DI ACCUMULO
La norma interviene anche sul processo di autorizzazione dei sistemi di accumulo di energia rinnovabile, essenziale per gestire la produzione da fonti rinnovabili non programmabili in modo sicuro e efficiente. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per il 2025, potrà avvalersi del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per supporto operativo nelle procedure di autorizzazione, tramite una convenzione specifica.
Per finanziare questa attività, è prevista una spesa di 750.000 euro, coperta mediante la riduzione di fondi già stanziati nel bilancio triennale 2025-2027. La disposizione mira ad accelerare l’installazione dei sistemi di accumulo, riducendo la complessità burocratica grazie al supporto diretto del GSE. Questo è fondamentale per garantire una maggiore stabilità della rete elettrica, permettendo di sfruttare meglio l’energia rinnovabile senza sprechi.
Il testo normativo amplia anche la definizione di sistemi di accumulo. Prima ci si riferiva solo agli impianti di accumulo elettrochimici, come le batterie agli ioni di litio. Con il Decreto convertito, vengono inclusi, invece, anche gli accumulatori elettrici termomeccanici, che sfruttano tecnologie alternative per immagazzinare energia.
13) NOVITÀ SULL’AUTO APPROVVIGIONAMENTO DI ENERGIA
Il Decreto convertito cambia le regole sull’autoapprovvigionamento di energia elettrica, ovvero la possibilità per aziende e privati di produrre autonomamente l’energia che consumano. La norma precedente stabiliva che questa produzione potesse avvenire solo se il produttore fosse una singola persona fisica o giuridica oppure più soggetti appartenenti allo stesso gruppo societario.
Con la nuova formulazione, invece, il vincolo del gruppo societario viene eliminato. Dunque, anche persone giuridiche diverse, senza dover far parte dello stesso gruppo, possono partecipare a iniziative di autoapprovvigionamento. In pratica, questa modifica rende più flessibile l’accesso alla produzione autonoma di energia, favorendo una maggiore concorrenza nel mercato.
14) PIÙ TUTELE PER I CREDITI CSEA
Il testo convertito introduce un’importante tutela per i crediti della Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA), garantendo che i soggetti obbligati al pagamento degli oneri generali di sistema e delle componenti tariffarie non possano sottrarsi facilmente ai loro obblighi.
Con questa norma, i crediti della CSEA vengono protetti attraverso un privilegio generale su tutti i beni mobili del debitore. Questo significa che, nel caso in cui un soggetto non paghi quanto dovuto, la CSEA avrà una posizione prioritaria rispetto ad altri creditori nel recuperare il denaro, potendo rivalersi su qualsiasi bene mobile posseduto dal debitore.
Resta in vigore anche tutta la normativa preesistente che protegge la CSEA nel recupero dei crediti, quindi questa norma rafforza le garanzie già esistenti senza sostituirle.
QUANDO ENTRA IN VIGORE IL DECRETO BOLLETTE 2025 CONVERTITO
Il Decreto convertito entrerà in vigore il giorno seguente alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Per l’avvio di alcune misure previste dal Decreto però, bisognerà attendere la pubblicazione dei Decreti attuativi che ne disciplineranno il funzionamento. Appena si avranno maggiori dettagli, vi faremo sapere.
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TESTO PDF DECRETO BOLLETTE 2025
Mettiamo a vostra disposizione il testo finale del Decreto bollette convertito, che dopo l’ok alla Camera dei Deputati dovrà essere approvato in via definitiva al Senato. Vi aggiorneremo appena il testo convertito in Legge sarà in Gazzetta Ufficiale.
Potete consultare, nel frattempo, il testo originario del provvedimento. Ossia, il Decreto Legge 28 Febbraio 2025, n. 19 (Pdf 59 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.49 del 28-02-2025 e in vigore dal 1° Marzo 2025.
ALTRI AIUTI E AGGIORMENTI
A proposito di aiuti contro il cari energia, vi suggeriamo di leggere l’articolo sul nuovo bonus bollette per le famiglie attivo nel 2025 e quello per le imprese spiegato in questa guida. Vi segnaliamo anche che è possibile ottenere un doppio sconto sconto sulle bollette nel 2025, cumulando più aiuti, come ve lo spieghiamo in questa guida.
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