REGIONE PUGLIA
La Puglia compie un passo decisivo verso il riconoscimento e la valorizzazione del Terzo Settore, approvando all’unanimità in III Commissione consiliare lo schema di disegno di legge “Disposizioni in materia di promozione dell’attività degli enti del Terzo Settore”, fortemente voluto dal consigliere delegato al Welfare Ruggiero Mennea, che con determinazione lo ha sottoposto alla discussione e approvazione della Commissione.
Il testo approvato, con almeno 5 firme di consiglieri che già lo hanno sottoscritto, sarà presumibilmente discusso e approvato nel prossimo consiglio regionale.
La legge si inserisce in un contesto di profonda riflessione sul ruolo della sussidiarietà e della solidarietà nella costruzione delle politiche pubbliche: due principi cardine che strutturano l’architettura del welfare regionale pugliese, improntato alla collaborazione tra istituzioni e società civile organizzata.
Con oltre 10.163 enti del Terzo Settore attivi in Puglia, il no profit si conferma una forza sociale essenziale per il benessere collettivo.
Di questi:
5.240 enti risultano iscritti al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) per trasmigrazione, di cui
1.911 Organizzazioni di Volontariato (ODV)
2.496 Associazioni di Promozione Sociale (APS)
2.966 sono nuove iscrizioni al RUNTS, così suddivise:
616 ODV
1.870 APS
20 enti filantropici
4 società di mutuo soccorso
456 altri enti del Terzo Settore
A questi si aggiungono 1.957 imprese sociali.
Un enorme patrimonio che opera nei settori della cultura, dell’assistenza, dello sport, della protezione civile, dell’istruzione, della sanità, della cooperazione internazionale, della coesione sociale e dello sviluppo economico.
Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia, dichiara:
“Questa legge è il frutto di un percorso di condivisione reale, non solo formale. La sussidiarietà non è uno slogan, ma il principio su cui si fonda una comunità coesa: il Terzo Settore non è un fornitore di servizi, ma un alleato fondamentale delle istituzioni per costruire risposte concrete ai bisogni sociali.
La solidarietà organizzata che questi enti rappresentano è una risorsa insostituibile, capace di generare capitale sociale, innovazione e cittadinanza attiva”.
A sottolineare l’importanza del provvedimento anche Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia: “La Regione Puglia ha investito con convinzione nella costruzione di un modello di governance partecipativa.
Questa legge rappresenta una tappa cruciale per accompagnare, sostenere e rendere ancora più incisiva l’azione degli enti del Terzo Settore, valorizzando esperienze, competenze e prossimità ai territori. Siamo convinti che solo attraverso relazioni stabili e fiduciarie tra pubblico e privato sociale sia possibile affrontare le sfide del welfare del futuro”.
Il disegno di legge, che ora si avvia verso l’approvazione definitiva in Consiglio regionale, si fonda su un’impostazione organica e lungimirante e si propone di superare la logica della sinallagmaticità dei rapporti tra pubblica amministrazione ed enti del terzo settore, per costruire invece alleanze durevoli, capaci di generare impatto positivo e benessere condiviso.
Un sistema di welfare sempre più partecipato, aperto e fondato su relazioni di fiducia e corresponsabilità, nel segno della solidarietà e della coesione sociale.
La Puglia compie un passo decisivo verso il riconoscimento e la valorizzazione del Terzo Settore, approvando all’unanimità in III Commissione consiliare lo schema di disegno di legge “Disposizioni in materia di promozione dell’attività degli enti del Terzo Settore”, fortemente voluto dal consigliere delegato al Welfare Ruggiero Mennea, che con determinazione lo ha sottoposto alla discussione e approvazione della Commissione.
Il testo approvato, con almeno 5 firme di consiglieri che già lo hanno sottoscritto, sarà presumibilmente discusso e approvato nel prossimo consiglio regionale.
La legge si inserisce in un contesto di profonda riflessione sul ruolo della sussidiarietà e della solidarietà nella costruzione delle politiche pubbliche: due principi cardine che strutturano l’architettura del welfare regionale pugliese, improntato alla collaborazione tra istituzioni e società civile organizzata.
Con oltre 10.163 enti del Terzo Settore attivi in Puglia, il no profit si conferma una forza sociale essenziale per il benessere collettivo.
Di questi:
5.240 enti risultano iscritti al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) per trasmigrazione, di cui
1.911 Organizzazioni di Volontariato (ODV)
2.496 Associazioni di Promozione Sociale (APS)
2.966 sono nuove iscrizioni al RUNTS, così suddivise:
616 ODV
1.870 APS
20 enti filantropici
4 società di mutuo soccorso
456 altri enti del Terzo Settore
A questi si aggiungono 1.957 imprese sociali.
Un enorme patrimonio che opera nei settori della cultura, dell’assistenza, dello sport, della protezione civile, dell’istruzione, della sanità, della cooperazione internazionale, della coesione sociale e dello sviluppo economico.
Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia, dichiara:
“Questa legge è il frutto di un percorso di condivisione reale, non solo formale. La sussidiarietà non è uno slogan, ma il principio su cui si fonda una comunità coesa: il Terzo Settore non è un fornitore di servizi, ma un alleato fondamentale delle istituzioni per costruire risposte concrete ai bisogni sociali.
La solidarietà organizzata che questi enti rappresentano è una risorsa insostituibile, capace di generare capitale sociale, innovazione e cittadinanza attiva”.
A sottolineare l’importanza del provvedimento anche Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia: “La Regione Puglia ha investito con convinzione nella costruzione di un modello di governance partecipativa.
Questa legge rappresenta una tappa cruciale per accompagnare, sostenere e rendere ancora più incisiva l’azione degli enti del Terzo Settore, valorizzando esperienze, competenze e prossimità ai territori. Siamo convinti che solo attraverso relazioni stabili e fiduciarie tra pubblico e privato sociale sia possibile affrontare le sfide del welfare del futuro”.
Il disegno di legge, che ora si avvia verso l’approvazione definitiva in Consiglio regionale, si fonda su un’impostazione organica e lungimirante e si propone di superare la logica della sinallagmaticità dei rapporti tra pubblica amministrazione ed enti del terzo settore, per costruire invece alleanze durevoli, capaci di generare impatto positivo e benessere condiviso.
Un sistema di welfare sempre più partecipato, aperto e fondato su relazioni di fiducia e corresponsabilità, nel segno della solidarietà e della coesione sociale.
https://www.regione.puglia.it/
Terzo Settore, approvata all’unanimità in commissione la Legge Regionale sulla promozione degli enti
RUGGIERO MENNEA
Regione Puglia, Terzo Settore: approvata all’unanimità in commissione la Legge sulla promozione degli enti
VALENTINA ROMANO
REGIONE PUGLIA
La Puglia compie un passo decisivo verso il riconoscimento e la valorizzazione del Terzo Settore, approvando all’unanimità in III Commissione consiliare lo schema di disegno di legge “Disposizioni in materia di promozione dell’attività degli enti del Terzo Settore”, fortemente voluto dal consigliere delegato al Welfare Ruggiero Mennea, che con determinazione lo ha sottoposto alla discussione e approvazione della Commissione.
Il testo approvato, con almeno 5 firme di consiglieri che già lo hanno sottoscritto, sarà presumibilmente discusso e approvato nel prossimo consiglio regionale.
La legge si inserisce in un contesto di profonda riflessione sul ruolo della sussidiarietà e della solidarietà nella costruzione delle politiche pubbliche: due principi cardine che strutturano l’architettura del welfare regionale pugliese, improntato alla collaborazione tra istituzioni e società civile organizzata.
Con oltre 10.163 enti del Terzo Settore attivi in Puglia, il no profit si conferma una forza sociale essenziale per il benessere collettivo.
Di questi:
5.240 enti risultano iscritti al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) per trasmigrazione, di cui
1.911 Organizzazioni di Volontariato (ODV)
2.496 Associazioni di Promozione Sociale (APS)
2.966 sono nuove iscrizioni al RUNTS, così suddivise:
616 ODV
1.870 APS
20 enti filantropici
4 società di mutuo soccorso
456 altri enti del Terzo Settore
A questi si aggiungono 1.957 imprese sociali.
Un enorme patrimonio che opera nei settori della cultura, dell’assistenza, dello sport, della protezione civile, dell’istruzione, della sanità, della cooperazione internazionale, della coesione sociale e dello sviluppo economico.
Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia, dichiara:
“Questa legge è il frutto di un percorso di condivisione reale, non solo formale. La sussidiarietà non è uno slogan, ma il principio su cui si fonda una comunità coesa: il Terzo Settore non è un fornitore di servizi, ma un alleato fondamentale delle istituzioni per costruire risposte concrete ai bisogni sociali.
La solidarietà organizzata che questi enti rappresentano è una risorsa insostituibile, capace di generare capitale sociale, innovazione e cittadinanza attiva”.
A sottolineare l’importanza del provvedimento anche Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia: “La Regione Puglia ha investito con convinzione nella costruzione di un modello di governance partecipativa.
Questa legge rappresenta una tappa cruciale per accompagnare, sostenere e rendere ancora più incisiva l’azione degli enti del Terzo Settore, valorizzando esperienze, competenze e prossimità ai territori. Siamo convinti che solo attraverso relazioni stabili e fiduciarie tra pubblico e privato sociale sia possibile affrontare le sfide del welfare del futuro”.
Il disegno di legge, che ora si avvia verso l’approvazione definitiva in Consiglio regionale, si fonda su un’impostazione organica e lungimirante e si propone di superare la logica della sinallagmaticità dei rapporti tra pubblica amministrazione ed enti del terzo settore, per costruire invece alleanze durevoli, capaci di generare impatto positivo e benessere condiviso.
Un sistema di welfare sempre più partecipato, aperto e fondato su relazioni di fiducia e corresponsabilità, nel segno della solidarietà e della coesione sociale.
REGIONE PUGLIA
La Puglia compie un passo decisivo verso il riconoscimento e la valorizzazione del Terzo Settore, approvando all’unanimità in III Commissione consiliare lo schema di disegno di legge “Disposizioni in materia di promozione dell’attività degli enti del Terzo Settore”, fortemente voluto dal consigliere delegato al Welfare Ruggiero Mennea, che con determinazione lo ha sottoposto alla discussione e approvazione della Commissione.
Il testo approvato, con almeno 5 firme di consiglieri che già lo hanno sottoscritto, sarà presumibilmente discusso e approvato nel prossimo consiglio regionale.
La legge si inserisce in un contesto di profonda riflessione sul ruolo della sussidiarietà e della solidarietà nella costruzione delle politiche pubbliche: due principi cardine che strutturano l’architettura del welfare regionale pugliese, improntato alla collaborazione tra istituzioni e società civile organizzata.
Con oltre 10.163 enti del Terzo Settore attivi in Puglia, il no profit si conferma una forza sociale essenziale per il benessere collettivo.
Di questi:
5.240 enti risultano iscritti al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) per trasmigrazione, di cui
1.911 Organizzazioni di Volontariato (ODV)
2.496 Associazioni di Promozione Sociale (APS)
2.966 sono nuove iscrizioni al RUNTS, così suddivise:
616 ODV
1.870 APS
20 enti filantropici
4 società di mutuo soccorso
456 altri enti del Terzo Settore
A questi si aggiungono 1.957 imprese sociali.
Un enorme patrimonio che opera nei settori della cultura, dell’assistenza, dello sport, della protezione civile, dell’istruzione, della sanità, della cooperazione internazionale, della coesione sociale e dello sviluppo economico.
Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia, dichiara:
“Questa legge è il frutto di un percorso di condivisione reale, non solo formale. La sussidiarietà non è uno slogan, ma il principio su cui si fonda una comunità coesa: il Terzo Settore non è un fornitore di servizi, ma un alleato fondamentale delle istituzioni per costruire risposte concrete ai bisogni sociali.
La solidarietà organizzata che questi enti rappresentano è una risorsa insostituibile, capace di generare capitale sociale, innovazione e cittadinanza attiva”.
A sottolineare l’importanza del provvedimento anche Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia: “La Regione Puglia ha investito con convinzione nella costruzione di un modello di governance partecipativa.
Questa legge rappresenta una tappa cruciale per accompagnare, sostenere e rendere ancora più incisiva l’azione degli enti del Terzo Settore, valorizzando esperienze, competenze e prossimità ai territori. Siamo convinti che solo attraverso relazioni stabili e fiduciarie tra pubblico e privato sociale sia possibile affrontare le sfide del welfare del futuro”.
Il disegno di legge, che ora si avvia verso l’approvazione definitiva in Consiglio regionale, si fonda su un’impostazione organica e lungimirante e si propone di superare la logica della sinallagmaticità dei rapporti tra pubblica amministrazione ed enti del terzo settore, per costruire invece alleanze durevoli, capaci di generare impatto positivo e benessere condiviso.
Un sistema di welfare sempre più partecipato, aperto e fondato su relazioni di fiducia e corresponsabilità, nel segno della solidarietà e della coesione sociale.
REGIONE PUGLIA
La Puglia compie un passo decisivo verso il riconoscimento e la valorizzazione del Terzo Settore, approvando all’unanimità in III Commissione consiliare lo schema di disegno di legge “Disposizioni in materia di promozione dell’attività degli enti del Terzo Settore”, fortemente voluto dal consigliere delegato al Welfare Ruggiero Mennea, che con determinazione lo ha sottoposto alla discussione e approvazione della Commissione.
Il testo approvato, con almeno 5 firme di consiglieri che già lo hanno sottoscritto, sarà presumibilmente discusso e approvato nel prossimo consiglio regionale.
La legge si inserisce in un contesto di profonda riflessione sul ruolo della sussidiarietà e della solidarietà nella costruzione delle politiche pubbliche: due principi cardine che strutturano l’architettura del welfare regionale pugliese, improntato alla collaborazione tra istituzioni e società civile organizzata.
Con oltre 10.163 enti del Terzo Settore attivi in Puglia, il no profit si conferma una forza sociale essenziale per il benessere collettivo.
Di questi:
5.240 enti risultano iscritti al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) per trasmigrazione, di cui
1.911 Organizzazioni di Volontariato (ODV)
2.496 Associazioni di Promozione Sociale (APS)
2.966 sono nuove iscrizioni al RUNTS, così suddivise:
616 ODV
1.870 APS
20 enti filantropici
4 società di mutuo soccorso
456 altri enti del Terzo Settore
A questi si aggiungono 1.957 imprese sociali.
Un enorme patrimonio che opera nei settori della cultura, dell’assistenza, dello sport, della protezione civile, dell’istruzione, della sanità, della cooperazione internazionale, della coesione sociale e dello sviluppo economico.
Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia, dichiara:
“Questa legge è il frutto di un percorso di condivisione reale, non solo formale. La sussidiarietà non è uno slogan, ma il principio su cui si fonda una comunità coesa: il Terzo Settore non è un fornitore di servizi, ma un alleato fondamentale delle istituzioni per costruire risposte concrete ai bisogni sociali.
La solidarietà organizzata che questi enti rappresentano è una risorsa insostituibile, capace di generare capitale sociale, innovazione e cittadinanza attiva”.
A sottolineare l’importanza del provvedimento anche Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia: “La Regione Puglia ha investito con convinzione nella costruzione di un modello di governance partecipativa.
Questa legge rappresenta una tappa cruciale per accompagnare, sostenere e rendere ancora più incisiva l’azione degli enti del Terzo Settore, valorizzando esperienze, competenze e prossimità ai territori. Siamo convinti che solo attraverso relazioni stabili e fiduciarie tra pubblico e privato sociale sia possibile affrontare le sfide del welfare del futuro”.
Il disegno di legge, che ora si avvia verso l’approvazione definitiva in Consiglio regionale, si fonda su un’impostazione organica e lungimirante e si propone di superare la logica della sinallagmaticità dei rapporti tra pubblica amministrazione ed enti del terzo settore, per costruire invece alleanze durevoli, capaci di generare impatto positivo e benessere condiviso.
Un sistema di welfare sempre più partecipato, aperto e fondato su relazioni di fiducia e corresponsabilità, nel segno della solidarietà e della coesione sociale.
REGIONE PUGLIA
La Puglia compie un passo decisivo verso il riconoscimento e la valorizzazione del Terzo Settore, approvando all’unanimità in III Commissione consiliare lo schema di disegno di legge “Disposizioni in materia di promozione dell’attività degli enti del Terzo Settore”, fortemente voluto dal consigliere delegato al Welfare Ruggiero Mennea, che con determinazione lo ha sottoposto alla discussione e approvazione della Commissione.
Il testo approvato, con almeno 5 firme di consiglieri che già lo hanno sottoscritto, sarà presumibilmente discusso e approvato nel prossimo consiglio regionale.
La legge si inserisce in un contesto di profonda riflessione sul ruolo della sussidiarietà e della solidarietà nella costruzione delle politiche pubbliche: due principi cardine che strutturano l’architettura del welfare regionale pugliese, improntato alla collaborazione tra istituzioni e società civile organizzata.
Con oltre 10.163 enti del Terzo Settore attivi in Puglia, il no profit si conferma una forza sociale essenziale per il benessere collettivo.
Di questi:
5.240 enti risultano iscritti al Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS) per trasmigrazione, di cui
1.911 Organizzazioni di Volontariato (ODV)
2.496 Associazioni di Promozione Sociale (APS)
2.966 sono nuove iscrizioni al RUNTS, così suddivise:
616 ODV
1.870 APS
20 enti filantropici
4 società di mutuo soccorso
456 altri enti del Terzo Settore
A questi si aggiungono 1.957 imprese sociali.
Un enorme patrimonio che opera nei settori della cultura, dell’assistenza, dello sport, della protezione civile, dell’istruzione, della sanità, della cooperazione internazionale, della coesione sociale e dello sviluppo economico.
Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia, dichiara:
“Questa legge è il frutto di un percorso di condivisione reale, non solo formale. La sussidiarietà non è uno slogan, ma il principio su cui si fonda una comunità coesa: il Terzo Settore non è un fornitore di servizi, ma un alleato fondamentale delle istituzioni per costruire risposte concrete ai bisogni sociali.
La solidarietà organizzata che questi enti rappresentano è una risorsa insostituibile, capace di generare capitale sociale, innovazione e cittadinanza attiva”.
A sottolineare l’importanza del provvedimento anche Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia: “La Regione Puglia ha investito con convinzione nella costruzione di un modello di governance partecipativa.
Questa legge rappresenta una tappa cruciale per accompagnare, sostenere e rendere ancora più incisiva l’azione degli enti del Terzo Settore, valorizzando esperienze, competenze e prossimità ai territori. Siamo convinti che solo attraverso relazioni stabili e fiduciarie tra pubblico e privato sociale sia possibile affrontare le sfide del welfare del futuro”.
Il disegno di legge, che ora si avvia verso l’approvazione definitiva in Consiglio regionale, si fonda su un’impostazione organica e lungimirante e si propone di superare la logica della sinallagmaticità dei rapporti tra pubblica amministrazione ed enti del terzo settore, per costruire invece alleanze durevoli, capaci di generare impatto positivo e benessere condiviso.
Un sistema di welfare sempre più partecipato, aperto e fondato su relazioni di fiducia e corresponsabilità, nel segno della solidarietà e della coesione sociale.
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