Con Sede a Roma, presenza a Napoli e Bari e supporto tecnico all’IXP di Tirana, Namex riunisce 180 aziende e interconnette 260 reti di TLC.
Roma – Namex, l’hub Internet di Roma e principale IXP dell’Italia centrale e meridionale, festeggia oggi i suoi primi trent’anni di vita tra innovazione ed eccellenza digitale, riunendo nella Sala Protomoteca del Campidoglio istituzioni, i pionieri del digitale e i vertici delle principali aziende tecnologiche per discutere della storia dell’evoluzione di Internet nel nostro Paese dalla metà degli anni Novanta ad oggi.
Namex con il quartier generale a Roma, ha esteso nel corso degli anni la propria presenza nel Sud Italia, con Data Center a Napoli e Bari e fornisce supporto tecnico all’IXP di Tirana, confermandosi come hub strategico delle telecomunicazioni del Mediterraneo.
La presenza di Namex ha reso Roma un polo di attrazione per gli investimenti nel settore digitale, favorendo la nascita e la crescita di numerosi operatori di telecomunicazioni e creando un ambiente favorevole all’innovazione tecnologica.
“Il nostro Paese per la sua posizione geografica è un punto naturale per svolgere il ruolo di hub del traffico internet incrementandone l’affidabilità per tutti”, afferma Maurizio Goretti, CEO di Namex. “Namex lavora da trent’anni per far crescere la competitività digitale dell’Italia e del Mediterraneo in sinergia con le aziende dei cavi sottomarini, dei data center e dei contenuti, attraverso i punti di interscambio o IXP, la cui importanza è dimostrata anche dalla crescita di Namex: negli ultimi cinque anni abbiamo registrato una crescita straordinaria, raggiungendo 260 reti connesse e un traffico dati che ha superato il Terabit, decuplicando i picchi precedenti. Gli Ixp sono inoltre importanti per far sì che chi progetta l’infrastruttura di cavi sottomarini scelga un luogo rispetto a un altro e, da questo punto di vista, Roma ha una forte attrattività”.
Dal 1995, Namex ha investito costantemente nello sviluppo dell’infrastruttura digitale di Roma, trasformando la città in un punto di riferimento tecnologico strategico. Un Internet Exchange Point delle dimensioni di Namex rappresenta un asset strategico per la città, garantendo una rete Internet più resiliente, efficiente ed economica, con evidenti benefici per i cittadini e l’attrattività del territorio.
L’infrastruttura all’avanguardia serve oggi milioni di utenti attraverso un network in continua espansione. Il successo di questa scelta è confermato dai numeri: NAMEX è un consorzio, non a scopo di lucro, che riunisce 180 aziende e interconnette 260 reti di telecomunicazioni, posizionandosi tra il top 10% degli Internet Exchange Point più performanti al mondo per volume di traffico.
L’incontro di oggi, dopo i saluti istituzionali da parte dell’Assessora alle attività produttive e alle pari opportunità del Comune di Roma, Monica Lucarelli, per conto del sindaco Roberto Gualtieri, del Direttore Generale di Roma Capitale Paolo Aielli e del Consigliere comunale Lorenzo Marinone ha visto la tavola rotonda sull’evoluzione di Internet in Italia negli ultimi 30 anni. Al dibattito hanno preso parte:
Massimiliano Capitanio, Commissario Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni
Prof. Maurizio Decina, Politecnico di Milano
Renato Brunetti, Presidente Namex
Paolo Nuti, Cofondatore e già Presidente AIIP
Enzo Valente, già direttore GARR
L’incontro si è concluso con la premiazione dei 10 pionieri che hanno permesso a Namex di diventare una delle realtà di riferimento per l’interconnessione Internet in Italia:
- Bo Arnklit – MCLink
- Enzo Valente – GARR
- Francesco Proietti – Caspur
- Gianni Sandrucci – Agorà Telematica
- John Souter – Linx
- Nino Catania – ANFoV
- Paolo Bevilacqua – Unidata
- Paolo Nuti – MCLink/AIIP
- Renato Brunetti – Unidata
- Riccardo De Sanctis – Namex
- Silvano Fraticelli – MCLink
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