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il caso Tarkett al centro del confronto tra imprese, istituzioni e università


Un confronto aperto e costruttivo tra imprese, istituzioni e mondo accademico ha animato l’iniziativa “La certificazione di genere: dalla cultura alla pratica”, organizzata da Tarkett presso la propria sede di Narni Scalo, in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia e con il patrocinio della Consigliera di Parità della Provincia di Terni.

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Protagonista della giornata è stata l’esperienza virtuosa di Tarkett, multinazionale leader nel settore delle pavimentazioni e superfici sportive, che ha recentemente ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, diventando un modello per il territorio e un esempio concreto di applicazione di politiche inclusive.

Una certificazione nata dall’università

A raccontare l’origine del percorso è stata Elisa Severino, HR Manager dell’azienda, che ha spiegato come la certificazione sia partita da una tesi di laurea magistrale in Economia e Direzione aziendale, centrata proprio sull’analisi dei requisiti presenti in Tarkett per il conseguimento della UNI/PdR 125:2022. La tesi, redatta da Serena Ciani, ha ricevuto a febbraio 2025 la menzione d’onore al Premio “Laura Cipollone” del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria.

Questo riconoscimento – ha sottolineato Severino – non è solo un traguardo, ma un’opportunità di crescita e innovazione per tutta l’azienda”, sottolineando come equità e inclusione possano diventare leve strategiche per attrarre talenti e favorire ambienti di lavoro più sostenibili e produttivi.

Un confronto tra pubblico e privato sul valore della parità

L’evento ha visto la partecipazione di numerosi attori del territorio:

  • Daniele Guerra, AD di Tarkett, ha introdotto i lavori;

  • Fabio Santini, dell’Università di Perugia, ha sottolineato il ruolo della formazione nella promozione della cultura dell’inclusione;

  • Francesca Agostini (Comune di Narni), Marianna Antenucci (Confindustria Umbria), Michele Marinelli (Confapi Terni) e Caterina Grechi (Centro Pari Opportunità Regione Umbria) hanno portato il punto di vista delle istituzioni;

  • L’esperienza aziendale è stata approfondita anche da Federica Meloni (Sistemi di Gestione) e Giorgia Bobbi (Formazione), che hanno raccontato le fasi operative del percorso verso la certificazione.

Lo stato dell’arte in Umbria

Nel corso del convegno, Vittorina Sbaraglini, consigliera di Parità della Provincia di Terni, ha tracciato un bilancio dello stato della certificazione di genere sul territorio, evidenziando una crescente attenzione ma anche la necessità di diffondere strumenti e risorse per favorirne l’adozione.

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Monica Onori, funzionaria di Sicamera, ha illustrato le politiche attive e i supporti tecnici disponibili per le imprese interessate a intraprendere questo percorso, sottolineando l’importanza di un’azione sinergica tra pubblico e privato.

A concludere i lavori è stata la docente Cristina Montesi, del Dipartimento di Economia dell’Università di Perugia, che ha rilanciato l’importanza della contaminazione tra ricerca accademica, aziende e istituzioni per generare modelli sostenibili di sviluppo inclusivo.





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