Ieri (16 aprile) si è svolto presso la Sala degli Arazzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, l’evento “Radici e Futuro: Il Made in Italy tra Arte e Impresa”, un’iniziativa promossa da Conflavoro in occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, con l’intento di esplorare e valorizzare questo patrimonio unico, offrendo uno spazio in cui imprese d’eccellenza, istituzioni e stakeholder possano confrontarsi sul presente e sul futuro della manifattura italiana. È intervenuto anche il ministro Adolfo Urso.
Certificazione ✓ITA per il Made in Italy
Durante l’incontro è stata presentata ufficialmente la certificazione ✓ITA, un innovativo strumento di riconoscimento dell’origine Made in Italy promosso da Conflavoro. La certificazione, progettata in linea con la Legge 206/2023 per la valorizzazione e tutela del Made in Italy, rappresenta un importante passo verso la difesa dell’autenticità dei prodotti italiani.
Attraverso l’adozione di criteri di conformità tecnico-normativa, tracciabilità e trasparenza nella filiera – grazie alla sinergia con l’organismo di certificazione Italy Bureau of Certification e con Authentico Blockchain – ✓ITA consente alle imprese italiane di attestare in modo oggettivo il rispetto dei parametri di qualità, origine e sostenibilità previsti dalla normativa di riferimento.
L’evento ‘Radici e Futuro’
Attraverso un percorso che unisce esposizione, dibattito e networking, l’iniziativa ha messo in luce il valore culturale e artistico del Made in Italy, la sua capacità di generare impatto economico e sociale, e il suo ruolo nel contesto internazionale come modello di qualità e creatività. La selezione di tre aziende rappresentative di questo tessuto produttivo – U-BOAT, Annamaria Cammilli e Dedem – ha permesso di raccontare, attraverso le loro esperienze, come la tradizione manifatturiera possa evolversi grazie alla ricerca, alla sostenibilità e alle nuove tecnologie.
“Il Made in Italy rappresenta l’essenza stessa della nostra identità nazionale. È il risultato di secoli di tradizione artigianale che si è evoluta abbracciando l’innovazione, senza mai perdere di vista le proprie radici. Conflavoro è profondamente impegnata nella tutela di questo patrimonio inestimabile”, ha evidenziato il presidente di Conflavoro, Roberto Capobianco.
“Le nostre PMI – ha aggiunto – affrontano sfide senza precedenti, ma è proprio la qualità distintiva del Made in Italy a rappresentare il loro più grande vantaggio competitivo. Per questo motivo, è fondamentale investire in politiche che favoriscano la digitalizzazione, la sostenibilità e l’export del nostro Paese, preservando al contempo quell’artigianalità che ci rende unici al mondo”.
L’intervento del ministro Urso
“Oggi la nostra missione, come Governo, è completare e rafforzare ulteriormente l’offerta produttiva del Made in Italy, sostenendo da un lato i settori tradizionali – come l’alimentare, l’abbigliamento e l’arredo – e dall’altro investendo in ambiti che stanno registrando performance significative e che possono contribuire a rafforzare la nostra competitività a livello globale. Mi riferisco, in particolare, alla farmaceutica e alle scienze della vita, alla space economy e alla blue economy, all’industria della difesa, a quella culturale e creativa, nonché ai comparti dell’accoglienza, del turismo e del benessere”, ha affermato durante l’evento di Conflavoro Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy.
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