Sale a 360 milioni il fatturato (più 20%), supera i 900 milioni il portafoglio ordini.
E scende a 110 milioni la posizione finanziaria netta, accelerando la riduzione del debito concordatario, grazie anche alla cessione della quota di controllo della società siderurgica svizzera Zwahlen & Mayr Sa.
Sono i dati salienti del bilancio 2024 di Cimolai, che procede nel percorso di risanamento avviato dal gruppo pordenonese dopo l’approvazione del concordato nell’ottobre del 2023.
I dati più incoraggianti vengono proprio dal fatturato, in forte crescita rispetto ai 289 milioni con cui Cimolai chiuse il 2023, e dal portafoglio ordini, 900 milioni che garantiscono già la copertura dei volumi previsti per il 2025, il 70% di quelli attesi per il 2026 e il 50% per il 2027.
In crescita anche la redditività, con un Ebitda a 31 milioni e 12 milioni di utile netto (8 milioni nel 2023).
«Il bilancio 2024 – commenta il presidente Marco Sciarra – riflette la crescita sostenuta della nostra azienda e i risultati concreti del lavoro svolto, a conferma della validità delle nostre scelte strategiche».
Parte integrante del piano di ristrutturazione la cessione di Zwahlen&Mayr, asset che Cimolai deteneva attraverso Sitindustrie Suisse ma considerato «non più strategico».
La vendita della quota di controllo alla svizzera Bader, che aveva presentato un’offerta di 25 milioni per l’81% delle quote, permette a Cimolai, come spiega ancora Sciarra, «di accelerare il processo di ristrutturazione e di concentrare tutte le nostre risorse e competenze sui settori chiave della nostra attività, rafforzando ulteriormente la nostra competitività e la creazione di valore per i nostri stakeholder».
Specializzata nella costruzione di grandi strutture in acciaio, ponti, stadi e edifici avveniristici, con progetti e commesse in tutto il mondo, l’azienda sta gestendo un complesso piano di ristrutturazione, dopo la crisi finanziaria che la investì nel 2022, l’avvio e l’approvazione del piano concordatario nel 2023, supportato anche dalla sottoscrizione di un aumento di capitale da 5,4 milioni da parte dell’azionista di riferimento.
Risale a gennaio 2024 il riassetto della governance, con il passaggio di testimone da Luigi Cimolai a Marco Sciarra alla presidenza e la conferma di Sergio Iasi nel ruolo di amministrazione delegato.
Attualmente Cimolai è impegnata in una serie di progetti di rilievo sia in Italia che all’estero, consolidando la propria presenza nel mercato globale delle grandi opere.
A New York ha partecipato alla realizzazione di strutture iconiche come The Oculus, The Vessel, The Shed, The Edge e il Perelman Performing Arts Center, ha realizzato progetti di grande prestigio anche in Medio Oriente come la Cupola di Al Wasl Plaza per Expo 2020 a Dubai.
Tra le più prestigiose commesse in corso la costruzione dell’Extremely Large Telescope nel deserto di Atacama, in Cile, e i lavori alla Ligne 17 del Grand Paris Express in Francia.
In Italia spiccano la Stazione dell’Alta velocità Mediopadana di Reggio Emilia, i Terminal C ed E di Fiumicino, il Padiglione 37 della Fiera di Bologna, mentre sono in corso di completamento la nuova stazione di Sesto San Giovanni e la copertura dell’Arena Santa Giulia di Milano, destinata alle Olimpiadi invernali 2026. —
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