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Piazza Affari, come puntare sui titoli più strategici per il Made in Italy


di
Adriano Barrì

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Technogym, Maire, De’ Longhi, Ferretti, Reway Group o Fope: ecco alcuni esempi di società piccole e medie che possono diventare beneficiarie indirette delle risorse veicolate dal fondo di fondi promosso da Mef e Cdp

Piazza Affari accende i riflettori sui titoli strategici del made in Italy. Sono le aziende di medio-piccole dimensioni che potrebbero beneficiare dell’operatività del Fondo Nazionale Strategico Indiretto (Fnsi): una prospettiva nuova per i titoli appartenenti agli indici Ftse Italia Star ed Ftse Italia Growth, che da un paio d’anni stanno facendo peggio del listino principale per gli effetti della congiuntura internazionale e la carenza di liquidità legata all’esaurimento dei fondi Pir, nati nel 2018 per sostenere la crescita delle Pmi italiane. Nomi come Technoprobe, Maire, De’ Longhi, Ferretti e le small cap Reway Group, e Fope potrebbero rientrare tra i beneficiari indiretti delle risorse, nell’ordine di 700 milioni di euro, messe in campo dal Fnsi, contribuendo a rilanciare il comparto delle piccole taglie italiane in un momento cruciale per la trasformazione industriale del Paese.

Lo strumento nuovo

Lo strumento, promosso da ministero delle Finanze e Cdp e organizzato con una logica di fondo di fondi, investirà in organismi di investimento specializzati in imprese ad alto potenziale. I criteri di selezione privilegeranno aziende con presenza internazionale, modelli di business scalabili, capacità di innovazione, equilibrio finanziario e forte legame con i settori strategici individuati dal Pnrr. 




















































Il viaggio tra le aziende con le caratteristiche giuste

L’Economia del Corriere ha quindi messo sotto osservazione i titoli di Piazza Affari per scoprire quelli più esposti all’impatto atteso dall’avvio del Fnsi, i cui risultati sono riportati nella tabella. L’analisi ha individuato una rosa di società in grado di coniugare solidità patrimoniale e dinamismo industriale, con caratteristiche coerenti con gli obiettivi del nuovo strumento. Tra i nomi in evidenza figura Technoprobe, player nei semiconduttori e unico operatore italiano inserito nella supply chain globale dei test per microchip. La società presenta un profilo finanziario solido, con una delle casse più liquide del listino (stimata in oltre 700 milioni di euro nel 2025) e un posizionamento che beneficia dei trend secolari legati all’intelligenza artificiale e all’elettronica di nuova generazione. Gli analisti di Equita e Akros confermano una view positiva sul titolo, supportata da free cash flow robusto e rating buy. Anche Maire e Technogym rientrano tra le società che coniugano solidità patrimoniale, generazione di cassa e specializzazione settoriale: la prima grazie al know-how nell’ingegneria chimica per la transizione energetica, la seconda con una forte esposizione ai trend legati al benessere e alla longevity economy.

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De’ Longhi, Cementir e Fope

De’ Longhi, pur con un inizio d’anno con performance moderata di poco superiore al 2%, rispetto al +14,5% dell’indice delle blue chip, conserva una posizione di cassa netta superiore a 600 milioni, che potrà essere impiegata in strategie di M&A, buyback o aumento del dividendo. Sul titolo Mediobanca ha da poco confermato il giudizio neutral, con target di 34 euro: «la forte generazione di cassa sarà in parte restituita agli azionisti», si legge nella nota.
In posizione ancora più conservativa Cementir Holding, tra le migliori performer da inizio 2025 con un +32,8%, sostenuta da aspettative su piani infrastrutturali europei. Gli analisti di Akros ritengono «che l’azienda sia ottimista sulla traiettoria positiva a lungo termine dei prezzi del cemento, in quanto l’importazione da Paesi extra Ue in futuro dovrebbe diventare impegnativa, a meno che non soddisfi standard ecologici».
Sul fronte Euronext Growth, riflettori puntati su Next Geosolutions, ReWay Group , ICoP, e Fope che presentano caratteristiche di nicchia e redditività, che li rendono appetibili per strategie di consolidamento settoriale o espansione internazionale.
In particolare, Fope in crescita del 29% da inizio anno in Borsa, mostra una combinazione rara di gestione prudente, brand forte e potenziale di scalabilità. La società ha da poco riportato i risultati chiudendo il 2024 in crescita a doppia cifra con un peso rilevante dell’export. Sul titoli gli analisti di Integrae sim hanno un giudizio Buy, con target di 39 euro che rispetto ai prezzi attuali implica un rialzo di circa il 30%.

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