Nel suggestivo scenario del porto di Marina di Leuca, là dove l’Adriatico incontra lo Ionio, un’iniziativa studentesca ha lasciato un segno tangibile di impegno civico e creatività. Gli studenti e le studentesse dell’indirizzo artistico dell’IISS ‘Don Tonino Bello’ di Tricase, riuniti sotto il nome evocativo di Team Leucasia, nell’ambito del progetto nazionale “A Scuola di Open Coesione” (ASOC), hanno compiuto un’azione di monitoraggio civico che va oltre la semplice analisi di dati e documenti. Hanno infatti realizzato una vera e propria pietra d’inciampo artistica, destinata a integrarsi nella pavimentazione del porto in fase di riqualificazione.
Il progetto monitorato dal team Leucasia riguarda il ripristino delle strutture portuali di Marina di Leuca, un intervento finanziato con oltre 8 milioni di euro provenienti dai fondi della politica di coesione. La scelta di questo specifico progetto non è stata casuale: il porto di Leuca, gravemente danneggiato da una violenta mareggiata nel lontano 2008, rappresenta un nodo cruciale per l’economia e l’identità del territorio “de finibus terrae“. La sua vulnerabilità alle intemperie, dovuta alla particolare esposizione ai due mari, rende ancora più significativo l’intervento di ricostruzione e potenziamento.
Il percorso intrapreso dagli studenti durante l’anno scolastico 2022-2023 è stato un vero e proprio viaggio di scoperta e apprendimento. Hanno vestito i panni di reporter, analizzando l’impatto dei lavori, raccogliendo informazioni sul campo e intervistando i responsabili del progetto. La loro attenzione non si è limitata alla verifica della corretta erogazione dei fondi e al rispetto delle scadenze, ma si è estesa all’impatto ambientale dell’intervento e al suo potenziale di accrescere l’attrattività turistica di Leuca.
Il nome scelto per il team, Leucasia, affonda le radici nella mitologia locale. Come spiega il team, l’intenzione era di trovare un nome che rappresentasse il legame profondo con il territorio monitorato. L’idea è nata da Elena Fersurella, una studentessa che conosceva la leggenda della Sirena Leucàsia, da cui deriverebbe il nome della città. “La sirena protegge ancora la città e il suo porto, una sua scultura è situata infatti su un promontorio, rivolta verso il faro. Il fascino di questa storia ci ha coinvolto, non potevamo non assumere il nome della sirena”.
Ma l’impegno degli studenti non si è fermato all’analisi e alla narrazione. Animati da un forte senso di appartenenza e dal desiderio di lasciare un segno concreto del loro passaggio, hanno ideato e progettato una pietra d’inciampo artistica. L’idea è nata durante una visita di monitoraggio al porto, quando i referenti del progetto hanno annunciato un ulteriore finanziamento destinato al miglioramento estetico dell’area portuale, inclusa la pavimentazione delle zone pedonali.
Come racconta Paolo Carluccio, uno degli studenti del team: “Abbiamo allora pensato di mettere a disposizione le nostre abilità artistiche progettando, con l’aiuto dei docenti di grafica, una pietra d’inciampo da inserire nella pavimentazione che lasciasse memoria del nostro passaggio e contribuisse all’abbellimento del porto”.
Questa pietra d’inciampo non è solo un elemento decorativo, ma un vero e proprio simbolo di cittadinanza attiva. Proprio come la leggendaria sirena Leucàsia vegliava sul mare e sul suo porto, gli studenti del team Leucasia hanno voluto “vegliare” sulle sorti di questo luogo simbolo, analizzando il progetto di riqualificazione con occhio critico e propositivo. La loro creazione artistica, destinata a integrarsi nel tessuto urbano del porto, rappresenta un monito costante sull’importanza della partecipazione civica e della cura del proprio territorio.
L’iniziativa degli studenti dell’IISS ‘Don Tonino Bello’ di Tricase è un esempio virtuoso di come i giovani possano diventare protagonisti attivi nel monitoraggio dei fondi pubblici e nel contribuire al miglioramento della propria comunità. La loro pietra d’inciampo nel porto di Leuca non è solo un’opera d’arte, ma un monumento all’impegno civico e alla creatività, un segno indelebile del loro passaggio e un invito a non dimenticare l’importanza di “vegliare” sul bene comune.
Soddisfazione per l’iniziativa posta in essere dagli studenti è stata espressa dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Anna Lena Manca.
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