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Il futuro del Made in Italy tra ricerca e innovazione


Promuovere l’identità culturale e industriale italiana, nonché consolidare la consapevolezza sul valore dei giovani talenti nel mondo della ricerca e dell’innovazione: questi sono stati gli obiettivi posti ieri al centro da MICS, che ha organizzato per la giornata nazionale del Made in Italy l’evento intitolato “Il Made in Italy dei giovani talenti: il brand-Italia tra tradizione manifatturiera e nuove competenze”. Durante la giornata, sono stati presentati il nuovo bando di finanziamenti del valore di 1 mln di euro dedicato alle startup e la prima edizione del Made in Italy Innovation Forum, che si terrà dal 23 al 25 giugno a Villa Erba (Cernobbio).

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“La narrativa difensiva del Made in Italy che abbiamo seguito finora, centrata sulla protezione dei marchi e sulla lotta alle contraffazioni, deve evolversi verso un modello che incoraggi la ricerca e l’innovazione. Investire nella ricerca significa non solo migliorare i prodotti, ma anche rivisitare i processi produttivi e i materiali utilizzati. Il concetto di Made in Italy deve guardare al futuro, ponendo l’accento su innovazione, sostenibilità e qualità.”, afferma Marco Taisch, presidente di MICS.

Si è tenuto ieri, nella giornata nazionale del Made in Italy, l’evento organizzato da MICSMade in Italy Circolare e Sostenibile (https://www.mics.tech/), Partenariato Esteso finanziato dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) con fondi PNRR, teso a celebrare la creatività e l’eccellenza italiana con particolare attenzione ai giovani talenti, dal titolo “Il Made in Italy dei giovani talenti: il brand-Italia tra tradizione manifatturiera e nuove competenze”, presso Copernico Milano Centrale, in via Copernico 38, sede di MICS, patrocinato dal Ministero delle imprese e del Made in Italy.

Durante la mattinata, sono stati presentati il Nuovo bando dedicato alle Startup e il Made in Italy Innovation Forum, l’evento di riferimento per l’innovazione del Made in Italy del settore manifatturiero italiano che, nella cornice di Villa Erba, riunirà dal 23 giugno al 25 giugno, imprenditori, manager, esperti, ricercatori e istituzioni per confrontarsi sulle ultime novità nella sostenibilità e nella digitalizzazione per le aziende del Made in Italy.

L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Marco Taisch, Presidente del Partenariato Esteso MICS, che ha sottolineato il ruolo sociale del Made in Italy e il suo contributo allo sviluppo economico e culturale del Paese, nonché il ruolo dell’innovazione e della ricerca nella promozione del valore e della peculiarità dei prodotti italiani.

“Il Made in Italy rappresenta una delle eccellenze del nostro paese, e il suo valore va oltre la semplice produzione di beni di alta qualità. Oggi è fondamentale adottare un approccio innovativo e proattivo per garantire la sua sostenibilità e competitività nel mercato globale. La narrativa difensiva che abbiamo seguito finora, centrata sulla protezione dei marchi e sulla lotta alle contraffazioni, deve evolversi verso un modello che incoraggi la ricerca e l’innovazione. Investire nella ricerca significa non solo migliorare i prodotti, ma anche rivisitare i processi produttivi e i materiali utilizzati. Dobbiamo progettare fabbriche che siano in grado di integrare tecnologie avanzate e sostenibili, creando così un ciclo virtuoso che valorizza il nostro patrimonio culturale e imprenditoriale. La collaborazione con partner strategici è essenziale per sviluppare progetti che rispondano alle esigenze di un mercato sempre più attento e preparato. In questo contesto, il concetto di Made in Italy deve guardare al futuro, ponendo l’accento su innovazione, sostenibilità e qualità. I consumatori di oggi sono informati e cercano prodotti che non solo soddisfino le loro aspettative, ma che siano anche etici e rispettosi dell’ambiente. Pertanto, il nostro obiettivo non deve essere solo quello di difendere ciò che abbiamo, ma di costruire un futuro in cui il Made in Italy continui a brillare a livello mondiale, grazie a prodotti migliori e a processi produttivi all’avanguardia. La forza del nostro partenariato è la cross fertilizzazione dei 3 settori in cui operano i progetti di MICS, i quali di norma non sono abituati a comunicare strutturalmente: a tal fine le università del partenariato hanno messo a fattor comune oltre 1000 ricercatori provenienti da tutta Italia che stanno lavorando per costruire il futuro del Made In Italy.  Il nostro compito come MICS è quello di alimentare il dibattito tra tutti gli attori coinvolti per spingere le imprese a investire in ricerca e sviluppo e creare un luogo in cui si faccia politica industriale e politica per la competitività.” – ha dichiarato Marco Taisch, Presidente del Partenariato Esteso MICS.

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Il Bando dedicato alle startup e Cyclopastic Economy

Dopo due bandi dal valore complessivo di 21.5 milioni di euro, di cui il primo di 5.5 milioni destinato rispettivamente a organismi di ricerca e università pubbliche e private, e il secondo del valore di 16 milioni disposto per le micro, piccole, medie e grandi imprese italiane, MICS annuncia il nuovo bando dedicato alle startup. Se dei primi due bandi a cascata hanno beneficiato 88 imprese, 11 organismi di ricerca e università, questa è la volta delle startup. Presentato da Roberto Merlo, Program Research Manager del Partenariato Esteso MICS, è rivolto a startup di tutta Italia, con massimo 5 anni di vita, che hanno sviluppato prodotti e/o processi che rientrano nei tre settori di MICS – Arredamento, Automazione, abbigliamento – ed è finalizzato a supportare il loro processo di crescita e la scalabilità sul mercato. Il bando verrà pubblicato a breve sul sito di MICS ed è stato creato con il supporto dell’Università degli studi di Napoli Federico II.

Nelle scorse settimane, inoltre, è stato presentato anche il bando MIMIT dedicato a “Investimenti nella filiera delle fibre tessili naturali e della concia”, che ha dato il via al Roadshow organizzato dalla Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli (SSIP) e MICS, in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per presentare le opportunità di settore a partire dal recente bando.

Durante la mattinata si è parlato anche di uno dei 146 progetti finanziati da MICS: “Cycloplastic Economy”, grazie alla testimonianza di Francesco Brandi, Ricercatore CNR. Il progetto di ricerca è destinato alla valorizzazione delle potenzialità dei residui plastici e sintetici provenienti da diversi comparti dell’industria, in particolare del tessile, delle calzature e dell’arredamento fino agli imballaggi; esplorando le più innovative metodologie di rigenerazione di poliesteri, poliammidi e poliuretani, come il riciclo chimico e la depolimerizzazione, un team di ricercatori è impegnato nella missione di restituire nuovo valore agli scarti plastici, ottenendo così materie prime secondarie da impiegare nei distretti della moda, della farmaceutica e della cosmetica e contribuendo attivamente alla diminuzione dell’accumulo di plastica nell’ambiente. Tutto con focus sulla riusabilità e sull’upgrading di prodotti e materiali.

Infine, grazie all’intervento di Elisa Matteucci, Assegnista di ricerca Post-doc dell’università di Firenze, è stata presentata anche la mostra che si terrà dal 9 al 15 ottobre 2025 a Firenze presso Palazzo Vecchio, dal titolo: “Made in Italy: from Tradition to Innovation”, che vuole raccontare gli output dei vari progetti e la relazione tra le tematiche affrontate dagli otto spoke di MICS.



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