Calo del 13,5% in 4 anni. Sconti anche per imprese, studenti, negozi di vicinato e librerie di prossimità
Un taglio secco del 9,5 per cento a cui si aggiunge il 4 per cento degli anni precedenti. Alla fine, nel 2025 le 700mila famiglie milanesi si troveranno con una riduzione della tassa dei rifiuti pari al 13,5 per cento.
Lo ha deciso la giunta di Palazzo Marino nell’ultima seduta, ora toccherà al Consiglio comunale approvare la delibera. Già ieri c’è stato il primo passaggio in Commissione Bilancio. Poi sarà il momento all’aula. In base alla delibera proposta dall’assessore al Bilancio, Emmanuel Conte, la tassa comunale sui rifiuti nel 2025 costerà in media ai milanesi un decimo in meno dell’anno scorso. La diminuzione, come abbiamo detto, si aggiunge ad altri graduali riduzioni applicate negli ultimi tre anni, giungendo a un taglio complessivo del tributo pari al 13,5 per cento rispetto al 2021.
Gli esempi sono semplici. Una persona single che vive in un appartamento di 65 metri quadri nel 2024 pagava 146 euro, quest’anno 132. Un’abitazione di 102 metri con quattro componenti della famiglia passa dai 346 dell’anno scorso ai 313 del 2025. Tre persone in una casa di 93 metri passano da 285 a 258 euro.
«A Milano — dice Conte — la tariffa rifiuti è significativamente meno cara di quattro anni fa. Un risultato che si deve al lavoro da parte dell’assessorato, orientato a maggiori investimenti ed efficienza nella raccolta e nello smaltimento. Numeri che ci consentono di alleggerire la tariffa per famiglie e imprese con tagli sulla parte variabile della Tari per 20mila abitazioni di giovani lavoratori e studenti. Continua il nostro impegno anche sul versante dei tributi per rendere la città più inclusiva. L’alleggerimento per gli studenti e giovani lavoratori consiste in un ulteriore meno 25% sulla parte variabile della tariffa). Lo sconto, introdotto nel 2024, quest’anno sarà applicato ad oltre 20mila alloggi abitati in città da under 30. Prosegue anche la graduale riduzione del tributo per le imprese, che quest’anno pagheranno una Tari più leggera del 3% rispetto al 2021. Per le attività produttive, però, a tale flessione media della Tari Palazzo Marino aggiunge due nuove agevolazioni, con il taglio del 15% della parte variabile della tariffa per due categorie di utenze non domestiche. La prima è quella dei negozi di vicinato impegnati nella riduzione dell’uso degli imballaggi, in particolare della plastica: lo sconto sarà applicato a chi promuove la vendita di prodotti sfusi o alla spina e l’uso di contenitori riutilizzabili riducendo quelli «usa e getta». La seconda riguarda le cosiddette «librerie di prossimità», che si occupano di commercio di libri nuovi o di seconda mano offrendo un assortimento vario di titoli, inclusi gli editori indipendenti.
È la prima misura di sostegno economico che Palazzo Marino attiva ad un mese dalla nascita dello specifico Albo comunale istituito dal Comune. «Le nostre scelte nelle politiche tributarie — conclude l’assessore Conte — assumono sempre più un chiaro indirizzo verso una maggiore equità e la promozione delle piccole imprese autonome che fanno della cultura e della sostenibilità la loro scelta di campo».
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